Gds: “Palermo. Lorefice: «Processioni sobrie e caute»”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle parole dell’arcivescovo Lorefice.
Il ritorno alle tradizioni, ma con una parola d’ordine: sobrietà. Dopo gli ultimi due anni, dove i riti della Pasqua sono stati vissuti per lo più grazie alle tecnologie dello streaming e senza la possibilità di riunirsi in strada, ecco che ritornano le processioni, ma da vivere nel rispetto di un contesto storico quanto mai difficile. È questo il senso della lettera dell’arcivescovo Corrado Lorefice, inviata alle confraternite.
Una lettera con le indicazioni di Lorefice su come organizzare e vivere i riti della Settimana Santa, che parte questo fine settimana con la Domenica delle Palme e con il giorno di Pasqua che quest’anno cade il 17 aprile. Due i riferimenti principali nella lettera di Lorefice. La pandemia, che ha condizionato proprio i riti della Pasqua nei due anni precedenti e che, sebbene la fine dello stato d’emergenza, è ancora presente, come dimostrano i numeri dei contagi delle ultime settimane.
E la guerra in Ucraina. Per queste ragioni, per Lorefice «è opportuno fare alcune necessarie considerazioni per far tesoro dei preziosi insegnamenti che ci lascia la dura esperienza della sosta forzata di questi ultimi due anni. La cessazione dello stato di emergenza non coincide di fatto con un completo superamento della crisi pandemica. La risalita dei contagi, soprattutto nella nostra Isola, ci obbliga a non abbassare la guardia e ad agire con estrema cautela e prudenza. Se i protocolli governativi non prevedono più le severe restrizioni dei mesi passati – aggiunge l’arcivescovo – questo non significa che possiamo imprudentemente ritornare alle abitudini di un tempo. Si aggiunga l’allarmante situazione generata dal conflitto russo-ucraino che suscita ulteriore tensione, in un contesto già di suo critico».