Gds: “Palermo, l’omicidio dell’ex calciatore. Celesia, la pistola e il giallo: pena ridotta”

Secondo quanto riportato da Fabio Geraci sul Giornale di Sicilia, la Corte d’Appello ha ridotto la pena per Gabriele Orlando, 24 anni, da sei a tre anni, nove mesi e dieci giorni, con una multa di 5.300 euro. Orlando era accusato di porto e detenzione illegale di arma da fuoco nell’ambito del processo parallelo sull’omicidio di Rosolino “Lino” Celesia, avvenuto nella notte tra il 20 e il 21 dicembre 2023 all’interno della discoteca Notr3 di via Pasquale Calvi.

Gabriele è il fratello maggiore di Matteo Orlando, 18 anni, condannato a 12 anni per aver sparato e ucciso Celesia con due colpi di pistola al culmine di una rissa. La difesa di Gabriele, rappresentata dall’avvocato Vanila Amoroso, è riuscita a ottenere l’assoluzione per due dei tre capi di imputazione, dimostrando che il breve possesso dell’arma da parte del giovane, immortalato in un video, non era sufficiente per configurare il reato di detenzione illegale.

Il contesto della sentenza
La Corte ha ritenuto che il semplice fatto di impugnare una pistola in un luogo pubblico costituisse il reato di porto d’arma illegale, ma ha escluso la detenzione, concedendo così uno sconto di pena. La difesa ha sottolineato lo stato alterato di Gabriele quella sera, documentato da un video in cui appare visibilmente ubriaco e barcollante. Inoltre, la pistola, che secondo i fratelli Orlando sarebbe stata una scacciacani già utilizzata in video sui social, non è mai stata ritrovata.

L’omicidio e la confessione di Matteo Orlando
Nel processo principale, Matteo Orlando ha confessato di aver sparato i colpi mortali con una pistola vera, acquistata a Ballarò, mentre una seconda arma, una scacciacani, era stata presa senza il consenso del fratello maggiore. Un audio estrapolato da un video, in cui si sente un dialogo seguito dai due colpi di pistola, ha confermato la responsabilità del diciottenne.

L’omicidio di Celesia sarebbe stato l’epilogo di una discussione violenta tra fazioni opposte, culminata nella tragica notte. Le settimane precedenti avevano visto scontri accesi nel quartiere Vucciria, rendendo inevitabile l’escalation finale.

La difesa di Gabriele Orlando ha dichiarato di voler attendere le motivazioni della sentenza prima di decidere se ricorrere in Cassazione. La riduzione della pena rappresenta un importante passo per il ventiquattrenne, che però resta legato a una vicenda che ha segnato profondamente la comunità locale.