Gds: “Palermo. Lo skipper sparito un mese fa: «Acquisti online a suo nome»”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” torna a scrivere dello skipper scomparsi circa un mese fa. Sulla vicenda spunta qualche novità.

A un mese dalla scomparsa di Andrea Taormina, 50 anni, lo skipper di Capaci sparito con la sua barca a vela, la Malandrina, durante la traversata fra San Vito Lo Capo e Balestrate, l’ultima speranza è che dietro al mistero del 28 settembre scorso ci sia un allontanamento volontario. Che Taormina abbia deciso di lasciare tutto e trasferirsi forse in Tunisia, dove aveva dei contatti. Ma proprio nei giorni scorsi la sua compagna, Dalila Violante, s’è vista recapitare a casa due ordinazioni di acquisti fatti su Amazon a nome di Andrea Taormina. Dentro c’erano croccantini per gatti e pure una grossa fornitura di caffè. Un elemento in più ad infittire il mistero sulla fine dell’imprenditore. Come il racconto fatto da un amico alla trasmissione di Rai 3,Chi l’ha visto?, che ha riferito di aver parlato al telefono con Taormina la sera della traversata: «Gli avevo chiesto perché non c’era rumore di motore e né vento, perché si sa che in barca il fruscio si dovrebbe sentire. Gli ho detto: “Sei sotto in coperta?”. E lui mi dice: “No, sono fuori”. “Ed è talmente calmo che non si sente il minimo rumore di vento?”. E lui non mi ha detto niente».

«Non è che mi abbia parlato così tanto della Tunisia», ricorda, invece, la compagna dello skipper, che la sera della scomparsa era stata la prima a lanciare l’allarme alla Capitaneria e, poi, ha presentato anche una denuncia ai carabinieri della stazione Oreto. Spera che l’assenza di Andrea sia legata ad una sua scelta di andarsene ma teme che in mare sia potuto avvenire un incidente o che lo skipper abbia compiuto un gesto estremo. C’era stato il ritrovamento di resti di un’imbarcazione nella zona di Castellammare del Golfo, l’ultimo tratto dove lo smartphone di Taormina ha agganciato una cellula della rete telefonica.

Poi anche i ritrovamenti di tre cadaveri nel tratto di mare verso Balestrate, probabilmente tre nordafricani. «Mi ha detto che c’è stato un bel po’ di volte in Tunisia però non mi ha mai detto di andare vivere in Tunisia – aggiunge Dalila Violante -. Diceva che comunque gli piaceva partire, andare un po’ qui, un po’ lì ma non mi ha mai specificato un posto in generale… Per me è come un abbandono, non me lo sarei aspettata mai. Ora pure questa cosa strana dei pacchi arrivati a casa. Non ha senso che fa un ordine adesso, potrebbe essere stato fatto prima ma un ritardo eccessivo di un mese non riesco a giustificarlo. È una cosa difficilissima da capire, prima pensavo ad un incidente, ora collegando tutto anche a questa spedizione penso a qualcosa di premeditato, che sia una fuga o un suicidio ma è comunque un mistero. Il caffè o i croccantini per i gatti li compravamo settimanalmente al supermercato, che senso ha farmi arrivare 100 pacchi a casa?».