L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Ciccio La Rosa, doppio ex di Palermo e Licata. Il suo nome è legato indissolubilmente alla storia del Licata, ma prima di esplodere lì ha fatto tappa anche a Palermo… «Sì e Palermo non è affatto una piazza da Serie D. Sta ricominciando da zero, ha i tifosi vicino e credo che sarà di passaggio in questa categoria. Il Licata invece mancava da un po’di anni da questa categoria, ha una società composta da persone serie e hanno messo in piedi un bel gruppo. Mi aspetto sicuramente una buona partita». Lei ha conosciuto anche l’ultima fase del Palermo di Zamparini, lavorando con Faggiano: si aspettava questa fine? «No, pensavo che Zamparini avesse vendutola società, perché c’erano parecchi problemi con la piazza. Se l’avesse fatto, il Palermo sarebbe andato avanti. Ricominciare da zero potrebbe essere comunque un bene, perché ai tifosi interessa la maglia più della categoria, che conta fino a un certo punto. Lo si vede anche dall’entusiasmo che stanno mostrando adesso».
Entusiasmo dovuto anche alle sette vittorie di fila:è già un Palermo in fuga? «Penso che debba ancora fare attenzione. Ancora è presto, ma se questa squadra dimostra di avere i giusti valori dal punto di vista caratteriale, allora potrà arrivare fino in fondo. Poi conosco Pergolizzi, è un vero professionista, sa cosa fare. Sarebbe un errore pensare di aver già vinto il campionato, però». Il Licata, invece, deve ancora farne di strada per tornare ai livelli dei suoi tempi… «Quello era un altro calcio. Ricordo che all’epoca arrivò a cercarmi la Juventus, voleva fare l’accoppiata con Schillaci. Lui era stato il capocannoniere della Serie B e io arrivai alle sue spalle. Alla fine preferirono Casiraghi, che era molto più giovane di me. Direi che hanno fatto la scelta giusta (ride, ndr). Poi venni a sapere anni dopo che mi voleva anche Sacchi al Milan, ma non se ne fece mai nulla».