L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul caso del manager che faceva prostituire delle modelle.
La condanna richiesta è pesantissima, se non ci fosse il rito abbreviato con gli sconti di pena di un terzo, sarebbe idonea a punire un omicidio. La pubblica accusa ha chiesto 17 anni e 4 mesi per Francesco Pampa, titolare di un’agenzia di modelle, accusato di avere abusato di ragazzine minorenni e di avere sfruttato e agevolato la prostituzione di giovani che invece sognavano un avvenire nel campo della moda e dello spettacolo.
Il processo si svolge in abbreviato davanti al gup Rosario Di Gioia, senza la riduzione di pena prevista per il rito, la richiesta supererebbe i 25 anni di carcere. Condanna più contenuta è stata sollecitata dal pm Sergio Mistritta nei confronti del socio di Pampa, Massimiliano Vicari, per il quale sono stati chiesti 6 anni e 2 mesi, mentre per Filippo Giardi, collaboratore degli altri due ma anche cliente, originario di Monreale, che avrebbe avuto rapporti con una minorenne, sono stati chiesti 2 anni 8 mesi. I tre sono accusati a vario titolo di violenza sessuale nei confronti di minorenne, prostituzione minorile, induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenne.