L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni del preparatore atletico del Palermo Petrucci: «Non sappiamo veramente quali siano i tempi – ammette Petrucci – e questa è la cosa peggiore, perché così è difficile programmare. Per questo ho un piano settimanale e sono in contatto quotidianamente con i calciatori per dare loro il programma da seguire». Un lavoro impossibile da paragonare a quello che si svolge in campo, ma necessario per non abbassare i ritmi: «È chiaro che in questo momento i carichi di lavoro, rispetto alle loro abitudini, siano leggeri. Per forza di cose, è un lavoro al di sotto dei loro standard. Noi cerchiamo di non decondizionare l’atleta e devo dire che i ragazzi stanno dimostrando di essere dei professionisti esemplari. Mando loro sia il programma cartaceo che un tutorial video con esercizi di potenziamento muscolare, alternato ad esercizi con metodo Tabata per far alzare i battiti cardiaci e dare qualche stimolo cardiovascolare. Facciamo un po’ di lavoro di forza, esercizi di andatura e coordinazione a casa e tutti, a fine giornata, mi mandano un resoconto del lavoro svolto. È inevitabile che la preparazione dovrà cambiare – prosegue Petrucci – ma dipenderà tutto dalle decisioni della Federazione sulla data della prima partita. Se giochi subito dopo il rientro, di fatto giochi senza una preparazione. Il tempo è un’incognita. Eravamo ad un buon livello di forma da parte di tutti. Anche di chi non aveva un alto minutaggio». L’obiettivo, per il preparatore atletico rosanero, è quella di ritrovare tutta la squadra nella migliore condizione possibile. D’altronde, i dati sulla condizione dei singoli fino allo stop del campionato lasciano ben sperare: «Sono preparatore atletico del Palermo da una decina d’anni e quest’anno siamo stati bravi a tenere alto il livello della condizione di chi sta spesso in panchina. Inoltre abbiamo avuto veramente pochi infortuni muscolari».