L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui playoff e sulle altre che corrono.
I conti si faranno solo il 19 maggio al tramonto della stagione regolare, ma se il Palermo non vuole più stare fuori dalla zona playoff è fondamentale archiviare la sconfitta di Parma e tornare a fare bottino pieno già con il Cosenza. Anche perché, come testimoniano il nono posto dei rosa e l’allungo in classifica della Reggina vittoriosa a Perugia, là davanti hanno smesso di passeggiare e ricominciato a correre.
Negli ultimi due mesi il Palermo è sempre stato tra le prime otto o comunque a stretto contatto con esse, ritrovandosi addirittura sesto dopo il successo con la squadra di Inzaghi; tuttavia la sconfitta al Tardini ha rimescolato le carte, con i ducali che si sono presi il settimo posto (poi diventato ottavo per la vittoria della Reggina nel recupero del Curi) a +2 sui rosa. Un distacco così «ampio» dall’ottava piazza non si vedeva dalla prima gara del girone di ritorno, quando il Palermo impattò 3-3 a Perugia e finì a -3 dall’ultimo posto play-off, occupato dal Cagliari; era il 14 gennaio, la squadra era tredicesima e aveva più avversarie da scavalcare; stavolta è più su ma ha meno tempo a disposizione per salire ancora.
Un successo con il Cosenza non garantirà al 100% un ritorno tra le prime otto, ma ridarebbe slancio alla rincorsa dei rosa soprattutto in una giornata in cui Pisa e Cagliari si toglieranno punti a vicenda; al Parma basterebbe un pareggio a Cittadella per restare davanti, a patto che la squadra di Corini non batta i calabresi con tre o più gol di scarto. Una vittoria così larga però è arrivata solo una volta in stagione, nell’ultima casalinga con il Modena: degli altri nove successi appena due hanno avuto uno scarto di due gol (all’andata con il Perugia e ancora con i «canarini») gli altri sette di uno solo.