L’edizione odierna de Il Giornale di Sicilia si sofferma sull’attacco del Palermo che segna poco.
Nonostante le prestazioni convincenti nelle ultime due trasferte abbiano migliorato le statistiche, l’attacco del Palermo rimane tra i peggiori della Serie B. Questo dato appare sorprendente, considerando la qualità dei singoli giocatori e l’approccio offensivo di Dionisi. Tuttavia, i rosanero hanno segnato solo 8 gol in altrettante partite, con una notevole differenza tra le gare in trasferta (7 gol) e quelle in casa (solo 1).
Tra le prime tredici squadre in classifica, nessuna ha segnato così poco. Il Pisa, con 17 gol, ha più del doppio delle reti messe a segno da Brunori e compagni. Le prime due partite senza reti contro Brescia e Pisa hanno pesato sul bilancio offensivo del Palermo. Nonostante le reti in tre gare consecutive (contro Cremonese, Cosenza e Juve Stabia), il Palermo ha poi nuovamente faticato a trovare la via del gol contro Cesena e Salernitana, segnando solo nel successo per 3-0 contro il Sudtirol.
I problemi sembrano simili a quelli del finale della scorsa stagione, con difficoltà nel creare pericoli in area avversaria e una scarsa capacità di reazione in caso di svantaggio. Il mercato estivo avrebbe dovuto colmare queste lacune, e l’arrivo di giocatori come Henry, Le Douaron e il giovane Appuah sembrava promettente. Tuttavia, finora è stato Insigne, con due reti, a farsi notare come capocannoniere provvisorio della squadra.
La grande differenza di rendimento tra casa e trasferta è preoccupante. Lontano dal Barbera, la squadra riesce a essere più cinica e sfruttare gli spazi, mentre in casa fatica contro squadre che si chiudono bene. Questo si è visto nelle gare contro Cosenza, Cesena e Salernitana, dove il Palermo ha accusato dei cali di concentrazione che hanno compromesso le partite.
Il prossimo ciclo di gare sarà cruciale per migliorare sul piano realizzativo. Dionisi sta valutando la possibilità di cambiare modulo, sia dall’inizio che durante le partite. Le opzioni tattiche non mancano: un 4-2-3-1 potrebbe valorizzare i trequartisti come Verre e Ranocchia, mentre un 4-4-2 aumenterebbe la forza offensiva ma ridurrebbe il controllo del centrocampo. Il 4-3-1-2 darebbe spazio a un fantasista dietro due attaccanti, penalizzando però il gioco sulle fasce, dove il Palermo ha diversi giocatori di qualità.
Qualunque sia la scelta tattica, tutti i giocatori dovranno alzare il livello e adattarsi alle nuove richieste. La strada verso la Serie A si sta facendo sempre più complessa, ed è fondamentale ritrovare al più presto la giusta direzione.