L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e gli obiettivi che potrebbero essere cambiati dopo i recenti risultati maturati.
Piedi per terra ma con il cassetto dei sogni aperto, perché questo Palermo ha tutto per giocarsi un posto nei prossimi playoff di Serie B. Sperando che, se acciuffati, regalino un’altra cavalcata magica come quella dell’anno scorso in C. Qualcuno obietterà che è azzardato parlarne dopo la sconfitta con il Genoa e il pareggio con il Frosinone. Ma proprio questi due risultati hanno certificato che il Palermo è ormai ufficialmente «iscritto» al club di chi può prendersi la Serie A dalla porta di servizio.
E, infatti, innegabile che nelle ultime due partite i rosanero abbiano affrontato la squadra con la rosa migliore e quella – per dirla alla Corini – che sta facendo un campionato a parte. E il Palermo con entrambe, a parte i primi 30 minuti a Marassi, ha giocato alla pari, rischiando seriamente di battere la capolista. Due partite che hanno anche ribadito che quei nove risultati utili di fila centrati prima della sconfitta con il Genoa, non erano frutto del caso, ma semmai di una crescita che era cominciata dopo che il Palermo aveva visto il precipizio. E cioè, dopo il doppio ko con Cosenza e Venezia.
Da lì è iniziato un nuovo campionato e il Palermo adesso ha tutte le carte in regola per giocarsi un posto per i playoff. Pur avendo racimolato un punto nelle ultime due partite, il Palermo infatti è rimasto incollato al settimo posto ed è a sole a 5 lunghezze dal terzo occupato da Bari e Sudtirol che sarà anche il prossimo avversario di sabato. Nel giudizio sul Palermo, non si può non tenere conto anche del calendario: i rosa nelle ultime cinque partite, oltre all’Ascoli, hanno affrontato Bari, Reggina, Genoa e Frosinone, ovvero la «crema» di questa Serie B, conquistando dieci punti. Qualcuno magari dirà che si poteva fare meglio, noi continuiamo a sostenere che è tanta roba, perché il Palermo questi punti se li è presi con merito e sempre giocando alla pari con le squadre che hanno investito molto di più. Il pareggio di sabato con il Frosinone, pur lasciando l’amaro in bocca per il modo in cui è maturato, conferma che il Palermo è diventato una squadra vera alla stregua di quelle che la precedono e anche che l’asticella si è alzata. Piedi per terra sì, ma parlare ancora di salvezza appare un po’ riduttivo.