L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla dell’allarme lanciato dal Prefetto di Palemro.
Più dei numeri – comunque in linea con quelli degli ultimi anni –preoccupano i fenomeni. Come il salto di qualità di Cosa nostra, che si è tuffata a capofitto nel business della droga, o l’aumento dell’uso di sostanze sintetiche spesso sconosciute e comunque pericolosissime per la salute.
Per non parlare degli effetti legati all’abuso di crack, sempre più economico e facile da reperire, e dell’abbassamento dell’età media, che registra la presenza di consumatori anche a 12 anni. «Con il venire meno delle misure di contenimento degli effetti della pandemia – dice il prefetto Giuseppe Forlani – è evidente che ci possano essere dei riflessi anche rilevanti per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Riprenderanno gli sfratti, le chiusure, i tanti procedimenti legati al pagamento delle imposte e delle tasse. Questi rischi in una città come Palermo e in una Regione come la Sicilia, con un tasso di disoccupazione superiore al 50 per cento, sono permanenti».