L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Natale a Palermo e riporta le parole di Lagalla.
Piazza Politeama e piazza Marina proiettano la città nel magico tunnel delle feste natalizie. Sacro e tradizioni pagane si mescolano tra gli applausi e gli apprezzamenti dei cittadini, che alle 18 hanno assistito all’accensione del presepe ai piedi del carro di Santa Rosalia. Avvolta dalle nuvole e sostenuta dalla mezzaluna, la Santuzza sembra guardare e proteggere la grotta alle porte di Betlemme dove già si può ammirare il bambin Gesù. Un momento di raccoglimento, quasi intimo, cui ha partecipato anche il sindaco Roberto Lagalla, che con i cittadini ha goduto ed ammirato il binomio religioso.
Intanto, piazza Ruggero Settimo era gremita di gente in trepidante attesa dell’accensione dell’albero di Natale già montato nei giorni precedenti. Che ha inondato con la sua luce bianca il centro della città alle 19, quando il primo cittadino ha tirato all’interno del recinto che protegge l’albero il classico addobbo – una palla – che ha segnato lo start all’avvio di tutte le luminarie: così, a prendere vita sono state anche via libertà, con i platani avvolti da fasce di luci, e via Ruggero Settimo, caratterizzata da archi luminosi che accompagnano la passeggiata con i classici doni natalizi che alternano luci dorate e azzurre.
E sotto l’albero i cittadini e turisti hanno trovato il dono del Teatro Massimo, che ha portato in piazza il coro delle voci bianche che si è esibito nei classici canti natalizi accompagnati dal pianoforte. Luminarie anche in piazza Castelnuovo, dove i tronchi delle palme sono stati avvolti da lucine intermittenti blu e oro, che proseguono sulla via Dante. «È iniziato il Natale in città – ha detto Lagalla da piazza Politeama – con qualche conferma tradizionale e qualche iniziativa in più che porta un coinvolgimento maggiore dei quartieri e variazioni rispetto al tema come il recupero dello spazio di piazzale Ungheria, dove abbiamo messo tutto il mercatino del Natale. Cerchiamo di conciliare esigenze sociali e turistiche, dando qualche idea di cambiamento e novità ai cittadini». E lancia il suo augurio alla città: «Ritroviamo tutti insieme amore e impegno per la nostra città – ha detto – facendo ognuno il proprio dovere avendo presente che il riconoscimento dei diritti dell’alt ro sono il limite del nostro operare e quindi vanno rispettati»