L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla rotonda Lazio a Palermo che cambierà denominazione.
Da nome di regione italiana a quello d’un grande Stato del sud America. Domani alle 16,30 quella tra viale Lazio e viale Michelangelo non si chiamerà più rotonda Lazio ma Brasile. L’inaugurazione del nuovo nome di quel tratto di strada che si trova nelle vicinanze del consolato onorario brasiliano avverrà alla presenza dell’ambasciatore Luiz Cesar Gasser, console generale del Brasile in Roma, di Rosalia Calamita, console onoraria del Brasile in Sicilia e del sindaco Leoluca Orlando. Molteplici le motivazioni (anche di carattere storico) che hanno reso possibile l’intitolazione. Fra il 1880 e il 1930, i siciliani che emigrarono dal porto di Palermo per il sud e sud-est del Brasile sono stati quasi 45.000 (fonte Ibge Istituto brasiliano di geografia e statistica).
E anche dopo la seconda Guerra mondiale, grazie alla forte affinità latina, un gran numero di italiani emigrarono verso il Brasile. Tra i due Stati inizia, quindi, un rapporto di amicizia e rispetto reciproco che, nel tempo, si è fatto sempre più forte. I brasiliani che vivono in Sicilia sono oltre mille e occupano, prevalentemente, le aree di Catania, Messina e Palermo. Ma il dato più eclatante è forse quella della presenza di turisti che sono venuti a scoprire l’Isola: nel 2019 sono stati 28.761 dei quali ben 7.824 si sono soffermati a Palermo (fonte, Regione siciliana – dipartimento Turismo, sport e spettacolo).
Tanti anche i residenti. «Se le statistiche includessero i brasiliani di doppia cittadinanza nelle altre otto province siciliane, e non solo a Palermo, e quelli che sono in attesa di essere regolarizzati –dice la console onoraria Calamita – arriveremmo a circa duemila persone». Nel 2021 risultano essere 141 i residenti regolari nel capoluogo mentre, alla data odierna, sono 297 ad avere la doppia cittadinanza; 248, invece, i residenti regolari nella provincia mentre nell’Isola, fino allo scorso anno, risultano essere quasi 1100 ovvero rappresentano la maggiore comunità di stranieri dell’America del sud.