Gds: “Palermo, la rissa e gli spari in via La Lumia. Individuato il «pistolero». È stato denunciato ma l’arma non si trova”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sugli spari in Via La Lumia e le forze dell’ordine che hanno individuato il pistolero.
Pregiudicato con precedenti per rapina, disoccupato, 30 anni, residente allo Sperone: per gli investigatori sarebbe lui il «pistolero» di via Isidoro La Lumia che ha terrorizzato mezza città per il suo gesto folle. I carabinieri della compagnia di piazza Verdi e del nucleo investigativo, guidati dal colonnello Ivan Boracchia, lo hanno braccato da giorni e finalmente hanno dato un nome e un cognome all’uomo – ritratto in un video, decisivo per le indagini, ripreso da un residente con il cellulare e diventato virale sul web – che ha esploso sette colpi con una pistola semiautomatica calibro 9 in piena notte in una delle strade più frequentate della movida al culmine di una rissa tra due bande contrapposte.
Adesso i militari, che mantengono ancora il riserbo per il prosieguo delle indagini, stanno ricostruendo il ruolo delle altre persone che hanno partecipato ai tafferugli, che sarebbero stati scatenati da futili motivi. Il trentenne è stato denunciato ed è indagato per porto illegale d’arma da fuoco, rissa aggravata e per aver sparato in luogo pubblico anche se, nel corso di alcune perquisizioni, la pistola non sarebbe stata ancora trovata. Sembrerebbe escluso che gli scontri siano scaturiti da una reazione violenta per un incidente ai danni di alcune auto posteggiate all’incrocio con via Gaetano Daita.
Questo episodio, semmai, sarebbe accaduto dopo, quando cioè le due fazioni – dopo essersele date di santa ragione – sono fuggite in fretta e furia in seguito agli spari temendo l’arrivo delle forze dell’ordine. Solo allora, per la concitazione o la paura, chi era alla guida avrebbe tentato di andare via il più presto possibile urtando così i veicoli in sosta. Secondo la ricostruzione dei fatti che si sarebbe delineata durante i successivi accertamenti, alla base di tutto ci sarebbe stata una discussione probabilmente provocata da uno sguardo di troppo nei confronti di una ragazza o di una parola male interpretata. Qualcuno, tra i presenti, ha creduto che si trattasse di una sfida e subito sarebbero cominciati gli sfottò e le minacce reciproche. Ma gli animi si sarebbero scaldati anche con la complicità dell’alcol che verso le 3 di notte scorreva a fiumi tra i giovani frequentatori dei locali. A quel punto due gruppi, uno proveniente appunto dallo Sperone e l’altro dalla Zisa, sarebbero arrivati al contatto fisico e sarebbero volate le botte da orbi.