L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e sui secondi tempi.
I secondi tempi da dimenticare continuano a rappresentare un grosso problema per il Palermo. La partita di sabato, con un doppio vantaggio e una gestione convincente del possesso palla, ha messo in evidenza un aspetto che sembrava superato: il crollo psicologico e tattico nella ripresa. Nonostante le occasioni create, come il rigore fallito da Henry, i rosanero non sono riusciti a mantenere il controllo del match, vanificando un potenziale successo esterno che avrebbe proiettato la squadra in posizioni di classifica più interessanti.
Analizzando i numeri, emerge un quadro preoccupante. Il Palermo ha subito due reti nei primi 15 minuti della ripresa contro il Modena, senza riuscire a segnare, diventando così la squadra peggiore in Serie B in questa specifica statistica. Estendendo il periodo di analisi fino al 75’, la situazione rimane invariata, con il Palermo che condivide l’ultima posizione in questa graduatoria con il Frosinone, avendo subito quattro reti nei primi 30 minuti del secondo tempo. Questo dimostra come la squadra non riesca a uscire dagli spogliatoi con la giusta determinazione, perdendo il vantaggio o mancando l’opportunità di pareggiare.
Un esempio emblematico è stata la gara d’esordio contro il Brescia, dove, nonostante un buon primo tempo, il Palermo ha subito il gol della sconfitta al 90’. Da allora, lo stesso copione si è ripetuto in altre partite, come a Pisa, Castellammare di Stabia, Bolzano e infine Modena. Questo suggerisce un pericoloso calo di concentrazione nella ripresa, specialmente nelle trasferte, quando gli avversari aumentano la pressione.
Dionisi dovrà lavorare duramente su questo aspetto durante la settimana, cercando di risolvere un problema che sembra cronico per i rosanero. La squadra deve imparare a mantenere ciò che costruisce nel primo tempo e a evitare quei blackout che hanno finora compromesso diverse partite.