Gds: “Palermo, la panchina non aiuta più. È a secco da oltre 2 mesi”
La panchina non dà una mano a Dionisi. O almeno, non più. Da quando sono stati introdotti i cinque cambi, l’utilizzo della panchina è diventata un’arma a disposizione degli allenatori, che spesso hanno potuto pescare a gara in corso giocatori poi rivelatisi decisivi in termini di gol e incidenza generale. Ma nel Palermo, fino a questo momento, questa caratteristica si sta rivelando a dir poco marginale, praticamente nulla. Sono passati oltre due mesi, infatti, dall’ultima volta in cui Dionisi ha potuto godere di una rete messa a segno da un elemento del proprio organico entrato a partita in corso. Si tratta di Insigne, che a Bolzano contro il Südtirol era riuscito a segnare la rete del definitivo 3-1 dopo 22 minuti dal suo ingresso in campo.
Quella rete del 30 settembre è, come sottolineato da Salvatore Orifici nel suo articolo per il Giornale di Sicilia oggi in edicola, l’ultima in ordine cronologico che il Palermo ha realizzato grazie a un elemento subentrato a gara in corso. Prima di allora, i rosanero erano riusciti anche a Castellammare di Stabia a sfruttare un ingresso a partita in corso, quello di Brunori: anche in quel caso arrivò il sigillo sul match, il 3-1, su rigore. Era un periodo florido per la panchina rosanero, che praticamente nel giro di un mese era riuscita a pescare dalla panchina ben quattro marcatori in cinque partite, a dimostrazione del fatto che chi subentrava a partita in corso era ancora più decisivo del compagno di squadra titolare.
La prima partita di questo ciclo fu quella di Cremona del 27 agosto. Anche in quel caso ad andare a segno fu Insigne, capace di raccogliere un assist di Di Francesco per la rete dello 0-1 che decise l’incontro in favore dei rosanero. Insigne, a Cremona, era entrato al posto di Di Mariano che, la settimana successiva, imitò il proprio compagno andando a segnare, pochi minuti dopo il suo ingresso in campo al posto di Di Francesco, la rete del pari contro il Cosenza, che era passato in vantaggio con Fumagalli. Quattro punti in due partite, quindi, raccolti da uomini entrati a gara in corso, bravi a togliere le castagne dal fuoco al proprio allenatore.
Adesso, però, questo apporto non dà più i risultati sperati e nella speciale classifica che tiene conto di questi numeri il Palermo si trova all’ottava posizione. In testa, neanche a dirlo, il Sassuolo di Grosso, capace di pescare ben otto reti e nove assist dalle riserve. Al Palermo serve ritrovare anche questa arma, ormai fondamentale nel calcio di questi tempi: la panchina è più che decisiva.