Gds: “Palermo, la multinazionale ha nostalgia. Tutti a casa a tempo indeterminato per l’emergenza Coronavirus”
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla della situazione in casa Palermo con l’emergenza Coronavirus. La multinazionale della Serie D continua a vivere un isolamento a distanza. È questo, almeno, quello che stanno trascorrendo diversi giocatori del Palermo, costretti alla separazione dalla famiglia già in situazioni normali, tanto più in questo periodo di emergenza sanitaria per tutto il Paese. In casa rosanero, però, la distanza dai propri cari è una difficoltà in più, legata al numero di giocatori stranieri presenti in organico, alcuni dei quali giunti in Sicilia senza mogli, figli o genitori. Oltre a loro, anche parte degli italiani, tra cui gli under del gruppo, che adesso affrontano l’isolamento nelle proprie case senza il conforto della famiglia. Telefonate, video e social network aiutano, ma chiaramente non azzerano le distanze, tanto più adesso, in un clima di preoccupazione generale. Tra gli stranieri in rosa – si legge -, Santana può contare sulla propria famiglia a Palermo. Ciò però non toglie che buona parte dei suoi affetti si trovi in Argentina, ma c’è chi ha voluto fargli sentire la sua vicinanza in questo periodo complicato: suo nipote Gianni, da Comodoro Rivadavia (la città che ha dato i natali al capitano rosanero), gli ha inviato un video in cui intona l’inno del Palermo, con tanto di sciarpa in mano. Video che il club ha subito ripreso e pubblicato sulla propria pagina di Instagram, proseguendo così il flash mob lanciato domenica scorsa per tutti i tifosi. Ma i social sono il mezzo adottato anche da Marong per comunicare con amici e parenti, sempre per quanto riguarda gli stranieri del gruppo. Si trova nella stessa situazione di Santana il centrocampista Mauri, decisamente più restio ad utilizzare i social, ma con tutta la famiglia al seguito a Palermo. Per Martin, invece, la «fuga» virtuale dall’isolamento avviene tramite Whatsapp, dove contatta giornalmente la moglie e dove può rimanere in contatto con i suoi due figli. Nel computo degli stranieri rientrerebbero anche Doda, Kraja e Martinelli, sebbene i primi due siano nati in Italia e il secondo si sia stabilito qui da più di un decennio. Tutti e tre, però, vivono la stessa situazione dei tanti italiani del Palermo, specialmente gli under giunti dal Nord. I più giovani vivono l’isolamento a gruppi, dato che molti sono tra di loro coinquilini, mentre gli over cercano di superare questo periodo da soli. Sforzini ha già fatto vedere a tutti su Instagram come scorre la sua vita in totale solitudine, ma per tanti altri giocatori in questo momento la situazione è pressoché identica. Lo è anche per Pergolizzi, la cui famiglia si trova ad Ascoli, ma alla quale resta legato grazie ai continui contatti telefonici. Essenziali, in questa fase, non potendo nemmeno uscire dalla propria abitazione. Il club rosanero, d’altronde, aveva già avvisato tutti i suoi tesserati ben prima di prendere la decisione di sospendere le attività. Nessun permesso per lasciare la città e la richiesta di non far giungere in Sicilia nessun parente, proprio per scongiurare il rischio di contagi.