Gds: “Palermo, la difesa (per ora) non balla. Corsa e sacrificio la ricetta di Dionisi”
Lucioni è il leader di una retroguardia compatta e organizzata Nikolaou e Pierozzi daranno nuove opzioni Buttaro una sorpresa ma potrebbe andare via
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e la difesa che in quest prime uscite amichevoli ha ben figurato.
Sarà solo calcio d’estate, ma due vittorie in altrettante amichevoli di prestigio sono un bel segnale per il campionato: gli 1-0 contro Monza e Leicester sono arrivati in modo simile, con lo stesso marcatore (Di Francesco) e un ottimo lavoro in termini di dinamismo e palleggio. La tenuta della difesa ha suscitato le migliori sensazioni: un solo gol subito in quattro partite, contro il Rapperswil, e ottime risposte da tutti i difensori, nonostante Ceccaroni sia ancora ai box (ma prossimo al rientro), Lund sia arrivato da pochi giorni e sul mercato potrebbero esserci altri movimenti.
Il segreto di questo lavoro risiede nell’equilibrio che Dionisi sta trovando tra difesa e centrocampo: fin dal suo arrivo, il tecnico ha messo in chiaro di voler lavorare con una linea a quattro, chiedendo alla mediana uno sforzo importante in fase di copertura. Questo ha leggermente penalizzato la fase offensiva, da sempre punto forte di Dionisi, portando gli attaccanti ad abbassarsi per far ripartire l’azione e limitando la presenza del Palermo nell’area avversaria. Tuttavia, la concretezza di Di Francesco ha compensato questa mancanza.
Dove non sono arrivati difesa e centrocampo, ci ha pensato Gomis, che nelle quattro amichevoli disputate dai rosa non ha saltato nemmeno un minuto. Il protrarsi dell’infortunio di Desplanches, che si era fatto male il 20 maggio contro il Venezia, ha messo sempre più al centro l’ex portiere del Rennes, destinato a iniziare la stagione come titolare in attesa che il numero 1 torni al 100%. Gomis ha dimostrato grande reattività, protezione del palo e sicurezza nelle uscite, anche se il gioco con i piedi è ancora un punto da migliorare.
Insieme alla solidità del portiere senegalese, la concentrazione di Lucioni ha avvantaggiato i rosa: richiesto sul mercato a giugno, da inizio ritiro ha lavorato incessantemente per migliorare una fase difensiva che nella scorsa annata ha lasciato a desiderare. Contro il Leicester, il numero 5 ha anche assunto i gradi di capitano, scelta dettata dall’esperienza e dalla fiducia dell’allenatore e dei compagni, oltre che dalle assenze di Brunori e Segre.
Maggiore curiosità riguarda la scelta del suo compagno di reparto: nelle amichevoli si sono alternati Graves e Peda, ma in campionato dovrebbe toccare a uno tra Nikolaou e Ceccaroni. Nelle prime uscite è favorito il greco, dato che l’ex Venezia è stato fermo due mesi per un infortunio patito nei play-off. Tuttavia, il ballottaggio si preannuncia affascinante, e non va dimenticato che il Palermo è a caccia di un ulteriore centrale nel caso in cui si concretizzi l’uscita di Nedelcearu.
Segnali molto incoraggianti arrivano anche dai terzini: Buttaro ha fatto bene in un ruolo non suo (ma non dovrebbe comunque rimanere in rosanero), Diakité ha mostrato grinta e corsa come al solito, Pierozzi vuole tornare ai livelli visti alla Reggina dopo un anno così così, e Lund, nei pochi minuti contro le Foxes, ha brillato sulla fascia facendo ammattire l’esterno basso avversario. L’auspicio di Dionisi è rivedere tutte queste scene in campionato: le premesse sono eccellenti.