L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla città di Palermo nuovamente sommersa dai rifiuti.
Cumuli di spazzatura dinanzi alle abitazioni, cassonetti stracolmi e rifiuti che ricoprono strade e marciapiedi. Per trovare una soluzione c’è chi manda segnalazioni al Comune e agli enti competenti, chi invece preferisce fare a modo proprio. E di notte, lontano da occhi indiscreti, decide di appiccare il fuoco e ridurre in cenere le montagne di rifiuti. Sono intervenuti, due notti fa, i vigili del fuoco per spegnere gli incendi a Borgo Nuovo, al Villaggio Santa Rosalia, allo Zen, in via Verdinois, in via Lazzro, nella zona dell’ospedale Civico.
I residenti vogliono disfarsi dei rifiuti sotto casa e appiccano incendi, senza comprendere ofacendo finta di non sapere che così facendo si creano danni ambientali più grandi. Plastica, gomma, carta e ancora altri materiali vengono bruciati insieme. I rifiuti dati alle fiamme sprigionano diossina e l’aria diventa irrespirabile e pericolosa. «Se l’immondizia però fosse raccolta regolarmente e non lasciata in strada per giorni e settimane – dicono alcuni residenti di via Carmelo Lazzaro – non ci sarebbero nemmeno i roghi».