Gds: “Palermo, la città è ancora piena di rifiuti. Scattano interventi straordinari”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’emergenza rifiuti a Palermo.

Gli effetti negativi della brevissima sospensione dell’accordo sui doppi turni di raccolta dei rifiuti si stanno vedono tutti. Agli angoli delle strade si è accumulata immondizia, molti «passaggi» sono saltati e i cumuli si sono stratificati in men che non si dica. E ora l’azienda, che l’altro ieri ha avuto approvato il bilancio consuntivo 2022 dal Comune, sta facendo gli straordinari per recuperare. Ieri, infatti, sono scese in campo cinque pale meccaniche dislocate in diversi quartieri. Già martedì sera, il personale ha effettuato i doppi itinerari dopo 4 giorni di blocco e sono intervenuti a Ballarò per completare un’azione di pulizia.

Ieri mattina, inoltre, sono state affrontate le zone di Falsomiele, Oreto Nuova, Brancaccio, Pecoraino, Favier. Di pomeriggio le squadre si sono spostate in via Galletti, via Messina Marine Kolbe, via Cristodulo (area di Acqua dei Corsari): quest’ultima zona di confine afflitta dal fenomeno dalla cosiddetta migrazione dei rifiuti. A seguire lo Zen 2. Anche l’altra notte i vigili del fuoco sono stati impegnati nello spegnimento dei roghi di immondizia. Si era iniziato martedì sera con gli incendi in via Simone Gulì e via Orsa Minore, si è proseguito nella notte in alcune strade di Brancaccio e allo Zen.

La situazione, comunque, non è per nulla buona sotto il profilo dell’efficienza degli interventi, diciamo così, ordinari. Qualche angolo di strade in cui c’è il porta a porta per la raccolta differenziata si trasformano in pattumiere a cielo aperto. Ad esempio in via Aurispa. I residenti che si sono rivolti al giornale, giudicano scandalosa quella situazione e ripetutamente hanno fatto richiesta di intervento alla Rap. Ma la segnalazione fino a questo momento è stata ignorata e i sacchetti buttati in un angolo sono ancora lì, a marcire sotto sole e acqua: non proprio un bellissimo spettacolo. L’azienda non naviga in buone acque, ma lentamente sta tentando di risalire la china. L’approvazione del bilancio 2022 è stato un segnale colto immediatamente dai sindacati che hanno ritirato la forma di protesta.