Sicignano tra i pali, capitan Biffi a guidare la difesa, Campilongo in attacco e Maiellaro a illuminare il centrocampo, con Salvemini in panchina. Non è un amarcord, ma un viaggio nel tempo che ci riporta al Palermo della stagione 1994/95, l’ultima volta in cui i rosanero avevano segnato così poco nelle prime cinque partite casalinghe. Un ricordo che oggi torna d’attualità per una squadra che fatica tremendamente sotto porta, come riportato nell’articolo del Giornale di Sicilia in edicola oggi.
Dopo tredici giornate, il Palermo registra solo 13 gol, con una media di un gol a partita. Preoccupa soprattutto il rendimento casalingo: appena tre gol segnati in cinque partite, distribuiti su due gare, un bottino che non rende giustizia al calore dei tifosi del Barbera, sempre pronti a fare la differenza come dodicesimo uomo in campo.
Un Barbera che aspetta i gol
L’esordio stagionale tra le mura amiche ha visto il Palermo pareggiare 1-1 contro il Cosenza grazie al gol di Di Mariano, tornato al gol dopo un anno. Quella rete sembrava il preludio a un cammino casalingo più prolifico, ma così non è stato. Lo 0-0 contro il Cesena e la sconfitta per 0-1 contro la Salernitana hanno acuito le difficoltà offensive della squadra di Dionisi, bersagliata dai fischi dei propri sostenitori. La tanto attesa vittoria è arrivata solo alla quarta gara interna, contro la Reggiana, con le reti di Gomes ed Henry, entrambi al primo gol stagionale al Barbera. Sembrava la svolta, ma il match successivo contro il Cittadella ha riportato alla luce i problemi offensivi con un altro 0-1 che ha gettato nello sconforto i tifosi.
Il confronto col passato
I numeri attuali riportano alla memoria quelli della stagione 1994/95, quando il Palermo di Salvemini aveva segnato solo tre gol nelle prime cinque gare interne, ma con sette punti all’attivo contro i cinque di quest’anno. Quel Palermo terminò il campionato al dodicesimo posto, con una stagione anonima e priva di emozioni.
L’occasione contro la Sampdoria
Domani, contro la Sampdoria, il Palermo avrà l’occasione di invertire la rotta. Davanti a quasi 19 mila spettatori pronti a sostenere i rosanero, servono i gol per ritrovare fiducia e continuità. Il calore del pubblico c’è, ora spetta alla squadra rispondere sul campo, facendo del Barbera quel fortino che storicamente è sempre stato. I tifosi sono pronti, adesso tocca al Palermo segnare il gol decisivo.