Gds: “Palermo, in avanti c’è più sostanza. Brunori e Henry tentano Dionisi”

È tornato il sereno Il capitano ora sogna: «In caso di promozione mi tatuo una grande aquila sulla coscia»

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e le idee di Dionisi con Brunori e Henry in avanti.

Le nubi sulla partenza si sono diradate, la centralità nel progetto tecnico (mai in discussione) si è consolidata, ora il passo successivo sarà capire se la sua presenza nell’undici titolare escluderà quella di un pari ruolo di livello oppure potranno giocare insieme: Brunori sta per iniziare la quarta stagione a Palermo con la consapevolezza che rispetto a un anno fa le aspettative sulla promozione sono ancora più alte e che nel comparto centravanti è arrivato un profilo di livello assoluto come Henry, il quale non ambisce certo a fare panchina.

Il francese è stato fermo per tutto il 2023 per un infortunio al crociato, ma dopo il rientro ha dato segnali di ripresa e convinto De Sanctis a investire su di lui: il suo biglietto da visita sono 3 gol in 18 partite al Verona, dove pur essendo chiuso da Noslin e Swiderski ha sempre risposto presente quando chiamato in causa. A Palermo, dove ha accettato di scendere di categoria, proverà a ritagliarsi un ruolo diverso da quello avuto negli ultimi anni da Soleri, tanto efficace quando partiva dalla panchina quanto scarsamente incisivo quando giocava dal primo minuto. Il «problema» di Henry sarà creare una coesistenza con colui che dal 2021 è il perno del reparto offensivo rosanero.

Toccherà a Dionisi trovare la quadra per mettere nello stesso undici Brunori e il francese: finora in ritiro non si è seguita questa direzione, perché il tecnico ha lavorato esclusivamente su moduli che non prevedono la doppia punta (4-3-3 di base, 4-2-3-1 seconda opzione). Il 4-3-1-2 era stato il suo marchio di fabbrica a Venezia e soprattutto a Empoli, ma le indicazioni arrivate da Livigno e Manchester vanno piuttosto in direzione della continuità con quanto visto a Sassuolo: difficile dunque, almeno nelle prime uscite, che si possa creare una coesistenza tra i due bomber.