L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” esalta le prestazioni del Palermo con il tridente offensivo. Più punti fatti, più gol realizzati e meno gol subiti, questi i risultati del modulo preferito di Pergolizzi. Il rombo a centrocampo ha portato a risultati altalenanti. Per schierare un attacco così, è evidente che al Palermo servano alternative. Le scelte sono obbligate: Ricciardo di punta, Felici e Ficarrotta ai lati. In totale, con il penalty realizzato da Ricciardo, i rosa hanno trovato la via del gol per 22 volte quando hanno utilizzato il 4-3-3, per una media di 1,83 reti a partita nelle dodici sfide che hanno visto Pergolizzi scegliere questo modulo. È importante però anche lo spirito di sacrificio degli esterni d’attacco, sempre pronti a dare una mano in copertura, al punto da favorire anche la fase difensiva dei rosa: solo sei reti incassate, giocando così, per una media di 0,5 gol a partita. Uno ogni due gare giocate col 4-3-3, che nonostante si riveli efficace in attacco, nel caso del Palermo riesce ad essere anche una garanzia in difesa. Non è un caso, quindi, se 31 dei 40 punti racimolati finora dai rosa siano arrivati con questo schieramento: dieci vittorie, un pareggio e una sconfitta, per una media di 2,58 punti a partita. La media scende a 2,25 a gara nelle sfide in cui il Palermo si è presentato con un trequartista. In totale, nove punti in quattro partite, con sette gol all’attivo (1,75 di media a partita) e quattro reti subite (esattamente una di media a partita, tutte giunte in casa). Il Palermo col 4-3-1-2 non è mai riuscito a realizzare più di una rete in partita singola.