Gds: “Palermo, il tiro al bersaglio è senza mira. E le reti arrivano con il contagocce”

Che il Palermo stia vivendo un momento di grande difficoltà in fase offensiva è ormai evidente. Alessandro Arena, nel suo approfondimento sul Giornale di Sicilia, analizza i numeri sconfortanti delle ultime prestazioni dei rosanero. Ben 87 tiri tentati nelle ultime quattro partite, ma solo quattro gol realizzati, di cui uno persino su autogol. Una statistica che parla di imprecisione sotto porta e di scelte poco lucide, problemi che pesano su una classifica sempre più preoccupante.

Che quantità e qualità non sempre vadano di pari passo nel calcio è una verità ormai consolidata. Nel caso del Palermo, però, il divario tra queste due dimensioni sta assumendo contorni quasi grotteschi: la forbice tra il numero di tiri effettuati e i gol realizzati evidenzia un problema di precisione e lucidità offensiva, che pesa enormemente su una classifica tutt’altro che soddisfacente.

I numeri delle ultime quattro partite sono impietosi: 87 tiri tentati, 24 verso lo specchio della porta e appena 4 reti segnate. Di queste, una è arrivata da un autogol contro lo Spezia. In pratica, il Palermo ha realizzato un gol ogni 29 tentativi e centrato lo specchio una volta ogni otto. Un’imprecisione che rispecchia i risultati del periodo recente: un’unica vittoria contro lo Spezia (19 tiri), un pareggio con la Sampdoria (26) e due sconfitte contro Carrarese (15 tiri, nessuno in porta) e Catanzaro (27). Risultati che hanno accentuato le difficoltà dei rosanero in entrambe le fasi di gioco.

Gli ultimi passi falsi hanno avuto caratteristiche diverse ma ugualmente dolorose. Contro la Sampdoria, la squadra avversaria era decimata dagli infortuni; con la Carrarese, la giornata no di Segre e compagni è costata caro; mentre contro il Catanzaro, i rosanero hanno subito una rete decisiva proprio nel loro momento migliore. La splendida giocata di Pompetti, con un sinistro all’incrocio, ha sottolineato una differenza cruciale: non basta solo tirare in porta, ma occorre costruire occasioni di qualità e sfruttare ogni varco con lucidità.

Alessio Dionisi, tecnico del Palermo, non si è appellato alla sfortuna, preferendo invece spronare i suoi giocatori a migliorare la precisione e a costruire situazioni più efficaci in zona offensiva. Del resto, proprio il cinismo era stato uno dei punti di forza del Palermo a inizio stagione, con vittorie su campi difficili come Cremona e Castellammare di Stabia. Tuttavia, l’attuale clima teso attorno alla squadra rischia di ostacolare quel recupero di serenità e compattezza necessario per affrontare al meglio le prossime sfide.

La sfida contro il Sassuolo, nonostante le difficoltà, potrebbe rappresentare l’occasione per invertire la rotta. Ritrovare l’equilibrio tra quantità e qualità sarà fondamentale per rilanciare le ambizioni rosanero in una stagione ancora aperta a ogni scenario.