Gds: “Palermo. Il ponte Oreto dimenticato. A rischio i fondi per i lavori”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul ponte Oreto.
Da un ponte all’altro, è il caso di dirlo. Unico filo conduttore sono i problemi di viabilità della città. E si apre, o perlomeno si rischia, si aprire un altro fronte caldo, dopo quello del ponte Corleone, quello della zona Oreto. Con un viadotto sopra il fiume che, accusa il solito Igor Gelarda, sarebbe stato «completamente trascurato in questi mesi». Vero? Falso? Si potrebbe dire che è la solita vecchia storia: il problema c’è, e si sa, ma finché non c’è pericolo, nessuno probabilmente interverrà. Ed è proprio questo il problema, almeno secondo le parole del consigliere di Lega-Prima Italia. «Il ponte Oreto è l’esempio del malgoverno della mala amministrazione comunale. Frutto di un lungo malgoverno dell’amministrazione Orlando. Il finanziamento per il consolidamento del ponte risale al 2010», spiegano il capogruppo Lega-Prima l’Italia e Gina Sgroi referente dipartimento Famiglia della Lega palermitana.
Il punto, secondo Gelarda e la Sgroi, è che i soldi ci sarebbe: con quattro milioni di euro di fondi Cipe già stanziati e tuttora nelle casse del comune. «Ma per ben 12 anni tutto è rimasto in un cassetto – continua -. Tutto tace a palazzo delle Aquile e il ponte resta abbandonato a se stesso, con un rimpallo di competenze vergognoso. Ad aprile dell’anno scorso un tecnico comunale ha redatto relazione allarmante sul ponte, vietandone il transito pure ai minibus. Da aprile dell’anno scorso via Oreto è spaccata in due perché dal ponte non passano più mezzi pubblici, aggravando ancora di più la circolazione stradale e le attività commerciali della zona. In realtà, a settembre scorso l’ingegnere Martelli, del Comune, ha inviato gli elaborati tecnici per il progetto di consolidamento alla Giunta comunale, che con tutta calma, dopo appena 5 mesi li ha approvati. Insomma il progetto c’è, i soldi ci sono ma sul ponte Oreto non si muove nulla, perché manca la volontà di accelerare su quelle opere infrastrutturali strategiche per la città». Per stanziare queste somme è necessario l’approvazione del bilancio e del piano triennale delle opere pubbliche. «Per evitare di perdere ancora tempo, la nostra proposta è quella di commissariare il ponte Oreto, esattamente come è stato fatto con il ponte Corleone», concludono Gelarda e la Sgroi. Una proposta che certamente farà discutere, ma non di attuabilità, almeno nel giro di poche settimane.