Gds: “Palermo, il pompiere non riesce a salvare il papà”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul dramma dell’anziano che ha perso la vita a causa di un incendio in casa e del figlio, pompiere, che non è riuscito a salvare il padre.
Una tragedia nella tragedia si è consumata venerdì sera in un’abitazione di via Pecori Giraldi. Un anziano, infatti, è morto a causa di un incendio divampato nel suo appartamento, nel quartiere dello Sperone. Si chiamava Antonino Facella e aveva 83 anni, compiuti pochi giorni fa. L’anziano è stato sorpreso in casa dalle fiamme che non gli hanno lasciato scampo. La vicenda, già triste di suo, si veste di ulteriori tratti drammatici per via del fatto che tra i primi soccorritori accorsi per tentare di spegnere le fiamme e trarre in salvo la vittima c’era il figlio del defunto, ovvero il caposquadra dei vigili del fuoco Francesco Facella.
Il caso ha voluto, infatti, che Facella fosse in servizio durante l’allarme ricevuto e lanciato da alcuni residenti del palazzo in cui viveva l’anziano. Erano le 20.30 di venerdì sera (ma la notizia si è appresa solo ieri) quando il centralino dei vigili del fuoco ha iniziato a suonare segnalando il pericolo in un appartamento di via Pecori Giraldi. In pochissimi minuti sono intervenute ben tre squadre dei pompieri, tra cui quella guidata proprio da Francesco Facella, figlio di Antonino.
I vigili hanno lavorato alacremente per cercare di circoscrivere il rogo e di spegnere le fiamme, provando a salvare l’unica persona che si trovava in casa e che abitava l’appartamento. Tuttavia per l’anziano non c’era più niente da fare, morto probabilmente sia per le ustioni che per il soffocamento causato dal fumo. Terminate le operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco hanno eseguito un sopralluogo per stabilire le cause dell’incendio. Difficile capire le cause, riconducibili probabilmente a un guasto elettrico.