L’edizione odierna del Giornale di Sicilia si occupa dei casi di pizzo chiesto ad un imprenditore edile, da parte di Riccardo Meli, nel suo locale della Vucciria, colto in flagrante e arrestato 15 giorni fa grazie alla denuncia preventiva della vittima, che aveva fatto scattare la trappola dei
finanzieri.
Una scelta coraggiosa e vincente, come ha ribadito ieri il colonnello Gianluca Angelini, comandante del Nucleo di polizia economico finanziaria delle fiamme gialle, per il quale «il coraggio paga sempre, è fondamentale rivolgersi alle istituzioni perché lo Stato in tutte le sue articolazioni è sempre più forte della criminalità». Una scelta che il denunciante rivendica e conferma, «lo Stato siamo noi» ha dichiarato in quelle ore, ma che secondo il suo stesso racconto gli sarebbe comunque costata la revoca del contratto per quei lavori in via Pannieri.