L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul fiume Papireto che adesso inizia a far paura.
Il fiume Papireto scalpita sottoterra, al momento la sua furia è domata, ma il cielo non promette nulla di buono. Le previsioni che danno pioggia mettono paura e la memoria va a tre settimane fa, il 12 dicembre, quando sono saltati i tombini dopo una ostruzione del canale e il fiume si è riversato su via Matteo Bonello e poi giù nella zona del Monte di Pietà. Un mezzo disastro, con la strada chiusa fino all’altezza del Mercato delle Pulci, le attività commerciali in sofferenza e la preoccupazione di mettere in sicurezza l’area al più presto.
La Protezione civile comunale è pronta a intervenire. Giusto ieri la responsabile del servizio, l’ingegnere Margherita Di Lorenzo, ha avuto l’incontro con la ditta che dovrà effettuare i lavori, il cui incarico però non è stato ancora formalizzato ma è ormai questione di ore. Si comincerà la prossima settimana a lavorare di pala e piccone per irregimentare il flusso, creando un bypass a monte e intercettando quello che viene chiamato «canale della ferrovia» che scivola sottoterra in parallelo al collettore del Papireto.
«Il vero problema – spiega la Di Lorenzo – è che l’enorme quantità d’acqua non trovando via d’uscita crea una forte pressione sul bastione in tufo che delimita la strada». Per intenderci, quella sorta di balcone che dal piano stradale si affaccia sulla piazza Papireto, tre metri più sotto. Il rischio è che se non si apre il cantiere, con nuove precipitazioni possa cedere il muro con gravi rischi per i residenti e i nuovi problemi che si presenterebbero.