L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di Fabio Lupo, ex dirigente di Palermo e Monopoli:
«Intuitivamente si poteva comprendere – ammette Lupo – che gli investimenti del Palermo, rispetto a realtà come Bari e Ternana, fossero inferiori. Però, visto l’organico della squadra, era lecito attendersi un rendimento diverso.
Non era una squadra da primo posto o da promozione diretta e, se qualcuno l’ha detto, l’ha fatto in maniera incauta. Di certo il monte ingaggi non è da primo o secondo posto, ma nemmeno da decimo posto».
«Questo procedere a balzi è tipico di tante squadre in un campionato equilibrato e condizionato dagli effetti della pandemia.
I continui sbalzi di classifica sono fisiologici. La Ternana è riuscita a fare la differenza con un cammino strepitoso, ma le altre hanno tutte attraversato periodi di difficoltà. Il Palermo, dopo il cambio in panchina, ha dovuto trovare un po’ di assestamento. Adesso bisognerà vedere se ha dato la svolta. Il Monopoli ha un organico di buon livello – conclude Lupo – è un avversario da tenere d’occhio.
Prima di fermarsi ha dimostrato di aver ritrovato la dimensione corretta, non è la stessa squadra dell’andata. Non sarà una partita semplice, ma è sicuramente alla portata del Palermo».