Gds: “Palermo, il delitto del boss Incontrera: i pm invocano l’ergastolo”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul delitto del boss Incontrera.
Ci sono le indagini e soprattutto i video che lo inchiodano. Adesso per Salvatore Fernandez, 50 anni, disoccupato, due figli, arriva da parte della Procura la richiesta dell’ergastolo per l’omicidio di Giuseppe Incontrera, 45 anni, pregiudicato, uno dei boss emergenti della cosca di Porta Nuova e grande regista del traffico di droga del clan, ucciso il 30 giugno dello scorso anno con tre colpi di pistola alla schiena.
L’udienza si è tenuta ieri davanti alla seconda sezione della Corte d’Assise, presieduta da Vincenzo Terranova. I pm Gaspare Spedale e Luisa Bettiol hanno chiesto il massimo della pena contestando all’imputato la premeditazione del delitto. L’avvocato della difesa, Salvatore Ferrante, che ha contestato la ricostruzione dell’accusa, ha chiesto invece ai giudici di ritenere insussistente l’aggravante della premeditazione, e di riconoscere all’imputato non solo le attenuanti generiche, ma anche quella della provocazione.
Fernandez, che ha confessato di essere stato lui l’autore del delitto, avrebbe agito per proteggere uno dei suoi figli che era stato accusato dal boss di avere messo a segno dei furti di moto e auto ai danni di suoi amici. Incontrera avrebbe schiaffeggiato il ragazzo e poi l’avrebbe minacciato. A questo punto, secondo quanto sostiene il suo legale, Fernandez, temendo il peggio avrebbe deciso di affrontare il boss e quindi di ucciderlo.