“Palermo, i tre difetti che potrebbero dire no al sogno playoff”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” a otto giornate dalla fine oltre ad aver stilato i tre buoni motivi per il quale il sogno playoff del Palermo può esaudirsi (CLICCA QUI per leggerli) ha stilato anche i tre difetti di questa squadra che potrebbero compromettere la partecipazione agli spareggi.

PERCHÉ NO 

Dietro si balla troppo – I 37 gol subiti in 30 partite sono troppi per puntare al bersaglio grosso: dalle gare con Cittadella e Modena sono arrivati segnali preoccupanti, con cinque reti incassate e un approccio troppo molle. L’ago della bilancia è Marconi, che però a Parma dovrebbe essere ancora fuori causa: con lui in campo nelle ultime cinque il Palermo non ha preso gol, quando è uscito o non giocava ne sono arrivati sette. Senza il numero 15 il posto a sinistra nella linea a tre è stato occupato sia da Bettella che da Graves, ma nessuno dei due ha dato particolare sicurezza. 

I punti persi con le «piccole» – Una delle ragioni per cui il Palermo ha chiuso il girone d’andata al tredicesimo posto è stata la scarsa capacità di fare bottino pieno con le squadre a fondo classifica: fare un errore del genere nel rush finale equivarrebbe a buttare via quanto di buono fatto nei primi mesi del 2023, dove comunque pesano i passaggi a vuoto con Ternana (sofferto 0-0) e Cittadella (3-3 tra i rimpianti). 

Che fatica lontano da casa – Se il Barbera è coprotagonista della classifica costruita dal Palermo, non può passare inosservato come in trasferta sia stato raccolto meno del previsto: appena tre le vittorie in 15 gare esterne (sette pareggi e cinque sconfitte). I 16 punti lontano da casa, con 18 gol segnati e 24 subiti, sono un bottino troppo magro per ambire a una classifica di livello: nelle ultime trasferte i rosa avevano tutte le carte in regola per espugnare Bolzano, Pisa e Cittadella, ma è mancata la cattiveria necessaria a trasformare il pareggio in vittoria, con l’aggravante di aver sprecato il vantaggio nelle ultime due.