L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione dei rotoli a Palermo.
Vento e pioggia non fermano le visite al cimitero dei Rotoli, che accoglie i visitatori nonostante i ben visibili pericoli disseminati nei viali dopo il crollo di alberi. Molti sono finiti sopra lapidi, vasi con fiori e Madonne lasciate a vegliare sulle tombe e che ora sono danneggiate e in parte sepolte sotto la terra sollevata dallo sradicamento delle radici. Alcuni non hanno potuto raggiungere i propri cari e hanno fatto dietrofront.
Dopo le giornate di chiusura a causa della tempesta che ha fatto cadere una ventina di alberi e molti altri danni, il cimitero dei Rotoli ha riaperto, senza però risolvere prima il problema della sicurezza. Lo spettacolo che si presenta ai visitatori è terribile. Oltre alle centinaia di bare insepolte alberi sradicati, tombe danneggiate, alcune addirittura aperte a causa degli alberi caduti. Non si può fare molto contro la furia del vento ma è anche vero che da decenni non si effettuano più controlli e potature degli alberi all’interno del cimitero. Situazione analoga a quella che esiste già in città.