Gli under del Palermo durante il periodo di quarantena hanno deciso di restare lontano dai propri cari, i baby di Pergolizzi hanno mostrato grande maturità difronte l’emergenza Coronavirus. L’edizione odierna di “Il Giornale di Sicilia” fa il punto della situazione. Lontano da casa, lontano dalle famiglie che in alcuni casi si trovano persino lì, nelle zone maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria. Il gruppone degli under del Palermo non solo vive la stessa preoccupazione dei loro compagni più esperti, rimasti chiusi tra le mura domestiche come il resto del Paese, ma fanno i conti anche con la nostalgia delle loro case, specialmente chi ha i propri cari in Lombardia. La crisi dovuta alla pandemia da Coronavirus, purtroppo, non risparmia nessuno. Tanto più dei ragazzi giovanissimi alla prima esperienza lontano dalla loro città, vissuta a distanza e con i timori che oggi tutta l’Italia ha. Sono dodici i ragazzi del Palermo che stanno passando questa esperienza a migliaia di chilometri dalle loro famiglie, ma che almeno possono contare sull’appoggio a vicenda in queste giornate senza calcio. Chi viene da fuori, infatti, vive in gruppo e riesce ad allentare la tensione di questa «clausura» grazie alla presenza di altri giovani che attualmente si trovano nelle stesse condizioni. Giorni complicati per tutti, ancor di più per Rizzo Pinna e Kraja, le cui famiglie si trovano rispettivamente a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, e a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia. Due zone pesantemente colpite dall’emergenza di questi ultimi due mesi, ma dalla quale i genitori dei due rosanero non possono muoversi. I contatti sono frequenti, sia via telefono che via Whatsapp, e non potrebbe essere altrimenti. Sia per il numero 10, la cui mamma (Valeria) è siciliana di Agrigento, sia per il centrocampista albanese di origine, ma nato a Chiari e vissuto sempre in Lombardia con papà Jetmir e mamma Ilvana. Lo stesso vale per gli altri giovanissimi del gruppo, isolati a Palermo, ma con la testa rivolta molto più a nord: Ferrante, Lucca, Fallani, Doda, Vaccaro, Slipo, Langella, Peretti e Felici, oltre ai palermitani che almeno possono contare sulla vicinanza delle rispettive famiglie, mentre Marong vive a Palermo già da anni. Non stanno vivendo un momento facile, ma almeno i giovani rosanero riescono ogni tanto a distogliere il pensiero dalle preoccupazioni generate da questi giorni di paura. Una prova in più, lontano da casa, per dimostrare di essere grandi. C’è chi si è dato alla cucina, come dimostrano alcune immagini sui social postate da Langella, che vive in casa con Peretti e Fallani, altri due under come lui. C’è chi invece esorcizza l’assenza dal campo giocando a calcio alla Playstation, come Rizzo Pinna, che ha sfidato più volte i compagni di squadra e non solo. Joypad in mano anche per Kraja, che si è dato pure alla lettura in questi giorni di sospensione delle attività, ma in generale tutto il gruppo dei ragazzini a tinte rosanero sta cercando di superare questo periodo come può, senza chiaramente abbandonare gli allenamenti casalinghi. Un modo per portare avanti la routine quotidiana senza lasciarsi travolgere dagli eventi e dalle notizie che arrivano dal nord del Paese, lì dove alcuni di loro hanno lasciato le rispettive famiglie e dove sperano di poter tornare il prima possibile. Intanto, il loro isolamento forzato prosegue a Palermo, dove hanno scelto di rimanere senza opporsi alle direttive della società, che ha chiesto a tutti i tesserati di non lasciare la città. Un gesto, anche questo, di maturità, da parte di un gruppo di giovani appena maggiorenni chiamati a vivere quest’esperienza lontano dalle proprie case.