L’edizione odierna de Il Giornale di Sicilia si sofferma sul Palermo e il problema degli attaccanti in particolar modo su Brunori.
Il Palermo sta affrontando una seria crisi offensiva sotto la guida di Alessio Dionisi, con un attacco che fatica a ingranare e a trovare la giusta efficacia. Nonostante il recente gol su rigore, la produzione offensiva della squadra è al di sotto delle aspettative, con gli attaccanti, in particolare, che sembrano faticare a entrare nella manovra. Tra questi, spicca la situazione di Matteo Brunori: una volta punta di diamante del Palermo, ora relegato ai margini. La partita contro il Frosinone ha segnato una svolta, poiché Brunori non è stato impiegato nemmeno per un minuto, nonostante fosse disponibile. Questo episodio segna un momento delicato per l’attaccante, che, arrivato nel 2021, non aveva mai vissuto una stagione così complessa in rosanero.
L’assenza di Brunori si inserisce in un quadro più ampio di sperimentazioni tattiche da parte di Dionisi, che nelle ultime partite ha preferito puntare su Henry per la sua maggiore fisicità e su Le Douaron come riferimento offensivo, anche se i loro contributi in termini di gol restano limitati. Fino ad ora, entrambi hanno segnato solo due reti complessive, insufficienti per un attacco che punta alla promozione. L’allenatore ha motivato la sua scelta dichiarando che “gioca chi si allena meglio in settimana”, lasciando intendere che Brunori debba dimostrare maggiore incisività per riconquistarsi il posto da titolare.
In una partita recente contro il Cittadella, Dionisi aveva tentato di rompere l’equilibrio con un modulo offensivo più ardito, schierando un 4-2-4 con Brunori e Henry affiancati in attacco. Tuttavia, il modulo non ha portato i risultati sperati e il tecnico è tornato a una formazione più tradizionale nella sfida successiva contro il Frosinone, dove i rosa hanno creato qualche occasione in più ma senza trovare il gol decisivo. Nonostante i tentativi di riorganizzare l’attacco, la mancanza di reti da parte del Palermo è evidente e continua a pesare sulla classifica e sulle ambizioni della squadra.
La gestione di Brunori rappresenta un enigma: reduce da un’estate di incertezze, con pochi minuti accumulati in campo e solo quattro presenze da titolare nelle ultime undici gare, il bomber sembra lontano dalla forma che lo aveva reso una figura centrale per il club. L’impiego limitato dell’attaccante può essere interpretato come un segnale di un possibile futuro lontano da Palermo, a meno che Brunori non riesca a invertire la tendenza.
La fiducia della società e del tecnico sembra essersi incrinata, e le prestazioni dell’attaccante appaiono sempre meno convincenti, anche quando è in campo. I compagni lo cercano poco, e, quando riesce a ricevere il pallone, viene facilmente arginato dai difensori avversari, cosa che lo porta a innervosirsi e a perdere la lucidità nelle giocate. Questa situazione incide anche sull’intensità e sulla qualità degli allenamenti, con Dionisi che privilegia altri giocatori in grado di garantire maggiori certezze.
Il Palermo si trova quindi a un bivio: per rialzare la propria fase offensiva, sarà necessario recuperare il miglior Brunori o, in alternativa, trovare nuove soluzioni. Con il mercato di gennaio che si avvicina, la questione diventa sempre più urgente, con il club chiamato a non disperdere quello che è stato il suo principale patrimonio calcistico degli ultimi anni.