L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su dei loschi affari dei rifiuti a Palermo.
Due aziende sequestrate e ottanta indagati. Sono i numeri dell’inchiesta denominata Efesto, condotta dai militari dei carabinieri e della guardia di finanza, che avrebbe fatto luce su un presunto traffico illecito di rifiuti e riciclaggio di rottami e materiali ferrosi che dalla Sicilia partivano spesso alla volta di Roma e Bologna, dove c’erano grossisti pronti ad acquistare i carichi di alluminio, rame, ferro, ottone e acciaio.
Al centro delle indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura, sarebbero finite due aziende ritenute leader nel settore del recupero, riciclaggio e commercio all’ingrosso di rifiuti ferrosi: la Marino srl che ha sede nel capoluogo e la Trinacria Metalli che si trova a Carini.
Nel provvedimento firmato del gip Fabio Pilato è stato disposto anche il sequestro di beni mobili e immobili per un valore complessivo di circa un milione e 100 mila euro per equivalente nelle disponibilità finanziarie delle imprese coinvolte nell’inchiesta e dei loro amministratori e soci, e dei beni facenti parte del patrimonio aziendale.