Gds: “Palermo, gioco e punti: un girone dopo Corini vede rosa”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle prestazioni del Palermo ad un girone di distanza.

Quando nel calcio il tempo degli esperimenti finisce significa che l’allenatore è riuscito a dare alla squadra un sistema di gioco ben collaudato e un modulo stabile: il Palermo che si appresta ad affrontare la Reggina si trova esattamente in questa situazione, ma ha dovuto faticare per raggiungerla e superare un periodo di crisi iniziato proprio nella sfida d’andata. Quest’ultima, giocata il 3 settembre, segnava il passaggio tra il vecchio e il nuovo Palermo.

Il primo, composto in gran parte dai fedelissimi di Baldini, era uscito malconcio dalla sfida con l’Ascoli, co-sicché per Corini era giunto il momento degli esperimenti, a livello sia di modulo che di effettivi. 11 4-2-3-1 super offensivo del tecnico della promozione lasciò spazio a un più equilibrato 4-3-3, mentre rispetto alla gara con i marchigiani vennero cambiati sei giocatori: fuori Lancini, Crivello, Damiani e Floriano per scelta tecnica, Broh per infortunio e Valente per squalifica, dentro tutti insieme i neoacquisti Bettella, Mateju, Segre, Stulac, Saric e Di Mariano. Il poco tempo a disposizione per affinare un minimo di intesa venne pagato a carissimo prezzo: 3-0 senza appello per la Reggina, con i rosa che non riuscirono a rendersi pericolosi nemmeno in undici contro dieci.