L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla terza maglia speciale del Palermo.
E’ stata svelata al pubblico ed è già andata a ruba (Clicca qui)
Il giornalista Giovanni Tarantino, che ha ideato la nuova maglia, spiega:
«È un omaggio al primo logo, ma il Palermo probabilmente ha già giocato in biancoblù il 27 ottobre 1920 al Ranchibile, in un’amichevole contro l’equipaggio della Temeraire. Le cronache del tempo parlano di cittadini biancoblù per quella gara, che tra gli avversari presentavano l’allora principe di Galles, ovvero Edoardo VIII d’Inghilterra. Cento anni fa la Figc impose a tutti i club l’adozione di uno stemma e il Palermo, rifondato sull’ossatura del vecchio Racing, adottò il bianco e il blu nel logo. Nonostante le maglie rosanero, non si fece in tempo per cambiare i colori, che vennero modificati nel 1921».
La divisa verrà utilizzata in occasione della sfida casalinga col Bari
«Il concetto – spiega Li Muli – è sempre quello di ali e radici, non esiste un futuro senza passato e la stratificazione di tantissimi segni ha portato sì all’utilizzo del marchio, ma inserito com’è doveroso che sia in uno scudo. È un lavoro che parte dalla mente e dalla ricerca di Giovanni Tarantino, con un ritorno nostalgico al passato, però seguendo una linea verso il futuro, guardando sempre avanti».