L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla bufera scatenatasi attorno al post scritto da Cinzia Orabona, proprietaria dell’enoteca letteraria “Prospero”
«Siamo da sempre aperti a tutti i generi, a tutte le età, ai cani, agli unicorni e agli hobbit. Da oggi no vax, no drink. Vi chiederemo la certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione. (anche la prima dose va bene)». Contro di lei e la sua attività si è scagliata l’ira dei no vax, tanto che la donna ha dovuto assumere un addetto alla sicurezza: «Temo per la mia incolumità e anche per quella dei clienti – ammette – per qualche giorno ho voluto proteggermi. Ho ricevuto tantissime minacce, anche di morte, ma non faccio un passo indietro. Sono qui a fare il mio lavoro come sempre e sono grata del fatto che in tanti mi hanno manifestato la loro vicinanza e il loro affetto».
In molti le hanno augurato il fallimento, altri ipotizzano «azioni con un gruppo organizzato».