L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’emergenza cimiteri a Palermo.
Il caldo sembra essere passato, ma le bare al cimitero dei Rotoli continuano a scoppiare. Negli ultimi giorni è successo a cinque distribuite tra la sala Bonanno, le due tensostrutture e l’ex deposito crematorio. Oltre alla rinnovata tristezza dei parenti, sottoposti in alcuni casi anche ad un anno e mezzo di calvario con fiori, preghiere e fotografie da non potere mettere su una lapide, ora anche i disagi e gli stop alle squadre della Reset. Ieri il responsabile Nicola Presti ha inviato una nota al Comune segnalando una serie di intoppi che hanno reso di fatto impossibili alcune operazioni in quelle strutture previste dal cronoprogramma.
I luoghi dove è avvenuto il percolamento non sono ancora stati bonificati: i pavimenti di parte della Sala Bonanno e dell’ex deposito Cremazioni in cui è presente il percolato da rimuovere non si possono pulire. Il percolato è stato coperto con alcuni cartoni, ma di fatto lì dentro non si può entrare. Tra l’altro, i ponteggi che devono essere montati per togliere le bare da terra, primo imperativo dell’amministrazione in attesa di altre soluzioni, hanno subito una battuta d’arresto: sono arrivati i tubi innocenti ma senza i giunti per definire materialmente le scaffalature già sistemate da giorni negli ex uffici amministrativi e che dovevano essere ora montati nelle due tensostrutture.