Gds: “Palermo, emergenza Coronavirus, le misure di sicurezza dopo i disordini al Lidl. Minacce di assalti ai supermercati, le forze dell’ordine schierate a difesa”

L’emergenza Coronavirus sta avendo conseguenze pesanti sia dal punto di vista umano che dal punto di vista economico. Qualche giorno fa alcuni palermitani hanno creato dei disordini alla Lidl in Viale Regione, adesso si teme la rivolta sociale. L’edizione odierna di “Il Giornale di Sicilia” fa il punto della situazione sull’emergenza. Centri commerciali e discount presidiati dalle forze dell’ordine per fronteggiare eventuali assalti. Il rischio che i supermercati vengano presi di mira da gruppi di cittadini esasperati e in difficoltà economiche è alto. Il tam tam sul web e il tentativo di una ventina di persone giovedì pomeriggio di portare via senza pagare interi carrelli di merce dal «Lidl» di via principe di Paternò ha fatto scattare i sistemi di sicurezza. Polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno ricevuto una nota della prefettura per organizzare servizi integrati di controllo. Ieri, così, pattuglie e camionette blindate si sono piazzate al «Conca d’oro», al «Forum» e a «La Torre». Nel centro commerciale vicino allo Zen era stato annunciato sui social, dove non sono rari gli sfoghi minacciosi e aggressivi di cittadini rimasti senza risorse, per il pomeriggio una possibile massiccia presenza di persone. Ieri il gruppo facebook «Noi», che già giovedì aveva diffuso diversi messaggi, ha pubblicato nuovi post: «Siamo nati come gruppo per dare un segnale e fare qualcosa per il bene dei nostri figli e delle nostre famiglie, perché così non si può più andare avanti: c’è gente veramente in difficoltà che non può mangiare. Ma quale banche e bancomat, calmatevi. I film fateli fare agli attori e basta per il bene di tutti. Basta stare a casa, dobbiamo mangiare» e «dobbiamo rompere tutti i supermercati e se vengono gli sbirri…». E, così, le forze dell’ordine si sono precipitate nei centri commerciali, il segno di una forte tensione anche sul fronte dell’ordine pubblico. «Si tratta solo di misure preventive», hanno sottolineato i responsabili dei centri commerciali. Gli investigatori sono al lavoro per comprendere se l’onda nata su internet abbia la regia di qualcuno intenzionato a strumentalizzare l’emergenza coronavirus per scatenare disordini. Durissimo il sindaco Leoluca Orlando: «Accanto a tanti, tantissimi che stanno vivendo questo momento di crisi gravissima certamente con angoscia per il futuro ma anche con dignità, vi sono alcuni gruppi organizzati, gruppi di sciacalli e professionisti del disagio, che promuovono azioni violente e che nei social network trovano una facile vetrina. Mentre centinaia di cittadini e famiglie si stanno registrando per ricevere gli interventi di aiuto alimentare del Comune e delle associazioni, ci sono persone e gruppi che già dalle immagini e dagli espliciti riferimenti e soprannomi contenuti nelle proprie pagine mostrano e rivendicano la propria appartenenza al sottobosco mafioso. Chiedo a tutti i cittadini di segnalarli alle autorità di polizia, di segnalare i loro account come promotori di violenza agli amministratori di social network perché siano immediatamente bloccati. Invece di far loro pubblicità rilanciandoli, facciamo in modo che siano zittiti e che ad occuparsene siano le forze di polizia». «Quanto accaduto al supermercato Lidl è molto grave – afferma il commissario regionale siciliano del Partito Democratico, Alberto Losacco -. Esprimo la mia solidarietà ai lavoratori e alle forze dell’ordine intervenute. È un fatto che non può essere in alcun modo tollerato. L’aspetto più preoccupante è che l’idea dell’assalto sia nata sui social. In questi giorni, con la scusa dell’emergenza sanitaria, stanno nascendo in rete pagine che incitano a comportamenti di odio e violenza. C’è il rischio che personaggi violenti e gruppi criminali adoperino l’emergenza per i propri fini. Per questo occorre prestare la massima attenzione a queste pagine che stanno nascendo in rete, che devono essere immediatamente segnalate a facebook e alla polizia postale per la loro rimozione». In città l’emergenza sanitaria sta creando notevoli contraccolpi economici, anche perché sono venute meno anche le entrate a centinaia di persone che ogni giorno si arrangiano con vendite ambulanti e vari lavoretti. Le richieste di aiuto a centri di volontariato e istituzioni religiose si sono moltiplicate. Sono già quasi tremila le famiglie che hanno chiesto di accedere al sistema di assistenza alimentare che il Comune sta approntando in collaborazione con la collaborazione della Caritas, dell’associazione Banco Alimentare e il Banco delle Opere di carità. Le famiglie hanno contattato le rispettive circoscrizioni di residenza. Da più parti vengono sollecitati interventi a sostegno delle fasce più deboli, che vivono giorni difficili. In centinaia non hanno nemmeno i soldi per comprare pasta e pane.

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Redazione Ilovepalermocalcio