L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulla situazione del cimitero dei “Rotoli” a Palermo.
Le bare in attesa di sepoltura raggiungono il triste primato di 870 e non è una sorpresa in questa classifica del dolore dove però il podio tocca più ai colpevoli ritardi che ai numeri stratosferici.
Inefficienze e ritardi nella programmazione di nuove aree per le tumulazioni. «Viviamo in una situazione estrema – dice Nicola Presti, responsabile delle squadre della Reset -. Non è stato fatto assoluta mente nulla. Nelle tendopoli mancano gli impianti di ventilazione, non ci sono le rastrelliere per togliere via i fiori secchi dalle bare stese a terra e abbiamo continui scontri con i familiari dei defunti che hanno le sepolture, ma non le possono raggiungere perché c’è l’area interdetta per i lavori di messa in sicurezza del costone. Se la prendono con noi operatori e chiamano i carabinieri che ormai conoscono bene la situazione».