L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sul tentato omicidio di Giuseppe Presti al Cep.
La confessione arriva al telefono «Ho sparato a mio padre» afferma il figlio Emanuele, 29 anni. Dall’altra parte c’è la polizia. La telefonata dal palazzo di via Barisano da Trani sarebbe partita subito dopo che il giovane si è reso conto che quel colpo di pistola sparato contro il padre era andato a bersaglio.
Alla base dell’accaduto dei dissidi sul pagamento dell’affitto. Il padre voleva indietro la sua casa, stanco dei continui rinvii alle sue richieste. Una tensione che cresceva col passare del tempo.