Gds: “Palermo, ecco chi sono i 10 mila della zona a traffico (il)limitato”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla Ztl a Palermo.
La lista bianca dei prescelti che hanno goduto dell’abbonamento a costo zero per entrare e uscire in auto dalla Ztl diventa… nera. Accanto alle forze dell’ordine, al personale che lavora al Palazzo di giustizia, ai mezzi del soccorso sanitario e a quello degli ospedali Civico e Policlinico, appaiono gli accrediti delle stesse società partecipate, assessorati, Comuni della Sicilia orientale, le Ferrovie, l’Agenzia delle entrate, associazioni di volontariato, ambasciate e consoli onorari. E la Diocesi. Trecentosettantotto, in tutto, i titolari di cattedra.
Dai quali partono le singole declinazioni con diritto di pass: totale, 9.830 macchine liberate dall’orpello del pagamento. Alcune, la stragrande maggioranza di certo, giustamente. Ma le altre? L’elenco dettagliato è stato chiesto ieri ai suoi uffici dal presidente dell’Amat, Giuseppe Mistretta, nel day-after dello scandalo sui pass «facili». O almeno, quelli che ora stanno passando in maniera certosina al vaglio dei controlli – mai fatti – sui beneficiari dello sconto nelle vie dove tutti gli altri transitano solo a pagamento indeterminate fasce orarie.
Traffico limitato con oasi di privilegio. Il meccanismo è semplice: grazie a una convenzione sottoscritta illo tempo re tra Comune, Sispi e Amat, Enti e istituzioni erano stati dotati di accesso diretto alla registrazione dei beneficiari sul portale, che poi rilasciava digitalmente il pass per la Ztl. Le credenziali erano affidate a un referente prescelto che poi quindi, personalmente o attraverso terzi, comunque senza più alcun controllo da parte dell’amministrazione e delle sue società partecipate, inseriva le targhe (e non i nominativi dei richiedenti) come beneficiari della lista bianca. È andata così per anni, con ognuno che potenzialmente aveva la facoltà di inserire pure parenti e amici.
Non c’è mai stato un incrocio sulle identità. Ci sono stati abusi o i criteri previsti per entrare nella lista bianca sono troppo ampi? Giuseppe Mistretta, presidente dell’Amat, non si aspettava tutto questo clamore. Parla di un «semplice riordino della gestione dell’azienda» e spiega come tutto è banalmente iniziato. Il primo marzo ha inviato una lettera agli indirizzi email della lista bianca, invitando tutti a fare chiarezza sul numero di auto libere di circolare. In sostanza, ora si vuole sapere a chi fanno capo. La direzione generale dell’Asp ha in carico 444 permessi di libera viabilità nella Ztl centrale. E mentre il vastissimo Policlinico Paolo Giaccone ne ha appena 30, la direzione sanitaria in trasferta da Siracusa ne ha registrati 13. In capo all’Arcidiocesi, poi, ce ne sono 109. Ci sono pure alcune scuole e non tutte si trovano nel centro.