L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara di oggi tra Palermo e Potenza con i rosanero obbligati a vincere per restare sulla scia del Bari.
Non c’è niente di più insidioso di un allenatore avversario che alla vigilia di una partita ammette apertamente che un pari lo renderebbe felice. Lo ha fatto ieri il tecnico del Potenza Bruno Trocini e tradotto nel linguaggio del calcio vuol dire: alzeremo una barricata più alta delle mura di Troia.
Il Palermo dunque per vincere e continuare la sua rincorsa al Bari dovrà inventarsi un “cavallo”. Perché giocare contro difese molto basse e schierate, contro avversari schierati tutti sotto la linea della palla è dura per tutti. Il “cavallo” può essere un gol su palla inattiva, un gol dalla distanza, una prodezza come quella di Brunori a Andria o un semplice errore di un difensore avversario. E inoltre non deve prestare il fianco alle ripartenze. Insomma, questa partita s’annuncia facile solo sulla carta, anche perché a ben guardare i numeri del Potenza c’è una forte discontinuità dal giorno il cui Trocini ha preso il posto di Gallo, il 21 ottobre. Nelle ultime tre giornate i lucani hanno vinto due volte, nonostante l’assenza del bomber titolare Romero c’è stata una forte accelerata ed essersi imposti nel derby col Picerno ha certamente dato al Potenza un’ulteriore carica.
Al Palermo dunque il compito di non sciupare quanto di buono fatto nelle ultime giornate. Una piccola scalata (10 punti in 4 gare) che è valsa il secondo posto a quattro lunghezze dal Bari, che è valsa la speranza che nonostante il modesto inizio sognare la promozione diretta in B è possibile.