Gds: “Palermo. Due aggressioni in sole 48 ore. L’Amat nel mirino dei violenti”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle ennesime aggressioni ai danni del personale Amat.

La catena di aggressioni contro il personale dell’Amat impegnato su tram e autobus non conosce soste e due nuovi casi si aggiungono alla lista di violenze nei confronti dei lavoratori. Stavolta a finire nel mirino sono stati un controllore, raggiunto nella rimessa da un ventenne che a modo suo ha provato a vendicarsi per un presunto sgarbo subito, e il conducente di un bus. Ieri pomeriggio, sul mezzo della linea 380, a Borgo Molara, in una strada molto stretta, dove anche il marciapiedi è largo pochi centimetri, è scoppiato il finimondo. L’autista, spingendo sui freni, ha evitato di investire un pedone, sceso all’improvviso dal marciapiedi per attraversare.

Lo spavento, però, ha fatto scattare la rabbia nell’uomo, che ha iniziato a dare calci e pugni all’autobus. Non contento, nel momento in cui l’autista si sincerava che stesse bene, l’aggressore è salito sul mezzo, ha spaccato il vetro che separa il posto del conducente dai passeggeri e ha preso a pugni l’autista. Il dipen dente Amat non è grave, ma è finito in ospedale per ricevere le cure, mentre l’aggressore è stato denunciato. «La situazione è insostenibile – denuncia il segretario dei Cobas Carlo Cataldi -. Ormai contiamo quasi un episodio di violenza al giorno contro gli autisti. Non è stato il caso di Borgo Molara, ma in altri frangenti il problema è stato trovare utenti esasperati e la colpa è del servizio scadente: non più di 110 bus in giro ogni giorno, attese di un’ora.

I contratti degli interinali sono scaduti e serve che Comune e azienda trovino una quadra». Anche nell’altro caso, avvenuto due giorni fa, il giovane protagonista del raid è stato rintracciato dalla polizia e denunciato per lesioni. In base a una prima ricostruzione dei fatti, il ragazzo avrebbe voluto salire sul tram ma non alla fermata. Si è avvicinato alla vettura che stava rallentando, forse per un cambio di binari, in via Leonardo da Vinci, all’altezza di via Uditore, e ha iniziato a battere i pugni contro il vagone, urlando al conducente di aprire la porta per consentirgli di salire a bordo. L’autista, che non è autorizzato a far salire nessuno che non si trovi alla fermata, si è allontanato subito dirigendosi verso il deposito. Poco dopo il ventenne si è presentato alla rimessa di via Roccazzo e ha cercato il macchinista per dargli una lezione. Ma non trovandolo, si è scagliato contro un altro impiegato, colpendolo al volto.

Poi la fuga. Il dipendente dell’Amat è stato soccorso e condotto in ospedale: per lui, fortunatamente, solo lievi traumi (dopo le medicazioni è stato dimesso con una prognosi di pochi giorni). Dal deposito è stato chiamato il 112 per denunciare l’accaduto e sul posto è giunta una pattuglia della polizia. Gli agenti si sono messi alla ricerca del giovane, che poco dopo è stato rintracciato. Peraltro, ai fini del riconoscimento sono utili le immagini dei sistemi di videosorveglianza installati sul tram e nella rimessa.