L’edizione odierna “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara in programma domenica tra Palermo e Monterosi.
Dal capoluogo che ha vissuto per decenni in Serie A alla «cenerentola» che si affaccia per la prima volta tra i professionisti. Da una città di quasi 700 mila abitanti, senza considerare il resto della provincia, a un piccolo centro di 4.653 anime alle pendici del vulcano Sabatino, inattivo da millenni.
Domenica si scontrano due realtà opposte del campionato di C: il Palermo che tenta la scalata verso il calcio che conta e il Monterosi che vede nella Lega Pro la sua Champions League. Un risultato storico, per una squadra che lo scorso anno ha vinto il proprio girone in Serie D e in questa stagione ha già affrontato società blasonate come Foggia (a cui ha strappato un prezioso pareggio) e Bari. Ora tocca al Palermo, sul campo di Viterbo che ospita i biancorossi, impossibilitati a disputare le gare interne in Serie C nell’impianto locale: il «Martoni», lo stadio dove hanno festeggiato la promozione, non è ritenuto a norma per i campionati professionistici.
Il direttore generale del Monterosi è Fabrizio Lucchesi, che ricoprì la stessa carica nel Palermo dei Tuttolomondo, il cui finale è ben noto e ha
richiesto l’intervento della giustizia, almeno per i patron di allora.
Lui, invece, dopo aver presentato ricorso per ottenere 35.877 euro dalla ripartizione dei crediti della società fallita, ha ritrovato un posto nel mondo del calcio, dopo le esperienze di Pisa, Latina, Lucca e, per ultimo, Palermo.
Quando arrivò in Sicilia, in riferimento alle tre precedenti situazioni non proprio eccelse, si limitò a ritenersi «un ottimo medico», chiamato da «diversi “malati” in un mondo del calcio che non vive un bel periodo».
In merito al caos che portò alla scomparsa dell’Us Città di Palermo, basta ricordare le parole dello stesso Lucchesi a tre giorni dalla scadenza dei termini per l’iscrizione in Serie B: «Sì, sono stati in parte versati oggi (gli stipendi, ndr) e gli F24 sono già stati tutti versati. Una parte dei pagamenti è già stata fatta». Peccato che i conti in banca fossero vuoti.