L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle parole rilasciate ieri da Dionisi in conferenza stampa.
I rinforzi? Arriveranno. La speranza di ogni allenatore è quella di avere subito la squadra con la quale poi affronterà il campionato, ma sappiamo che è ciò è quasi impossibile, non per me, ma per tutti gli allenatori». Niente fretta, dunque. La nuova stagione del Palermo è partita ufficialmente ieri a Livigno in un clima (quasi) invernale, ma Dionisi – che si presenta in conferenza stampa a… maniche corte – conosce bene le dinamiche del mercato e sa altrettanto bene che è stato scelto da un club che farà di tutto per allestire una squadra più che competitiva.
Al momento l’unico vero volto nuovo nel ritiro di Livigno è il portiere Gomis, se si escludono i prestiti di rientro, come Saric, Damiani, Broh e Peda, benché quest’ultimo non abbia mai indossato la maglia rosanero. «Gomis è un giocatore importante – sottolinea Dionisi – lo abbiamo scelto perché alza il livello di competizione in un ruolo delicato come quello del portiere, anche se in questo momento Desplanches non si sta allenando con il gruppo. Alzare il livello è l’obiettivo che abbiamo in tutti i reparti: non entro nel dettagli per ovvio motivi, ma le idee sono chiare. Dell’arrivo di Gomis sono contento: è un portiere forte, che ha esperienza, è motivato ed ha l’atteggiamento giusto, atteggiamento che mi aspetto da tutti, da chi c’era, da chi è arrivato adesso e da chi arriverà. Chi non ha motivazioni si faccia da parte. Chi farà parte del Palermo, sarà perché è stato ritenuto all’altezza dal club. Finora ho avuto solo belle risposte dai ragazzi».
Dionisi insiste spesso su questo aspetto. Vuole gente disponibile e affamata. La qualità e gli schemi sono importanti, gli stimoli ancor di più: «Personalmente non vedevo l’ora di scendere in campo con i ragazzi. Abbiamo appena iniziato, l’accoglienza è stata ottima, la struttura è di prima scelta, il clima pure, anche se speriamo che non piova tutti i giorni: insomma, il gruppo mi piace. L’organico dovrà essere ultimato, questo si sa. Il punto di partenza però è buono: i ragazzi che arriveranno non andranno a sostituire qualcuno, ma dovranno aggiungere qualcosa. In questi tre anni la squadra è cresciuta, adesso bisogna cercare di fare un altro pezzettino di strada. Non bisogna buttare al mare tutto ciò che è stato fatto di buono, serve continuità per crescere e alzare ulteriormente il livello».
In attesa dei volti nuovi, i riflettori sono puntati sempre su Brunori: i tifosi non fanno altro che interrogarsi sul futuro del capitano, questo nonostante le parole del direttore sportivo De Sanctis che durante la conferenza stampa di presentazione di Dionisi è stato categorico nel sottolineare come Brunori faccia assolutamente parte del progetto. Ma i rumors di mercato si rincorrono e probabilmente fin quando non sarà lo stesso Brunori a prendere la parola, il dubbio la farà da padrona. «Matteo non lo conoscevo come ragazzo – aggiunge Dionisi – ma come giocatore sì: ci siamo anche affrontati, quando io allenavo il Fiorenzuola e lui era al Villabiagio. Mi sembra superficiale parlare del fatto che possa fare un sorriso in più o in meno, posso dire che si sta allenando e bene. Dovrà continuare così perché siamo solo all’inizio. Non vorrei fare di Brunori un caso perché per me non esiste, poi è ovvio che il futuro non lo conosco, ma sono totalmente in linea col concetto espresso dal direttore De Sanctis sull’argomento, un paio di settimane fa. Per il resto, conoscete la linea del club, i giocatori parlano quando sono chiamati a farlo. Non decidono loro. Capisco che si discuta di Brunori, è anche giusto che sia così perché è un calciatore importante, ma io non posso parlare solo di lui».