L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e sul dilemma in attacco di Dionisi in vista del Cesena.
Da una parte c’è Henry, il “gigante generoso” che crea occasioni per i compagni con sponde precise e, a volte, finalizza lui stesso; dall’altra, Brunori, il capitano che cerca di rilanciarsi dopo aver perso temporaneamente lo status di intoccabile, ma che vuole comunque mantenere un ruolo centrale in squadra. Dal punto di vista tattico, i due centravanti sono molto diversi, ma entrambi sono fondamentali per la rincorsa del Palermo in classifica, che ha raccolto 7 punti nelle ultime tre partite dopo le sconfitte contro Brescia e Pisa.
Curiosamente, i due non hanno mai giocato insieme: quando uno scende in campo, l’altro va in panchina. Questa situazione è dovuta alla fiducia di Dionisi nei suoi esterni offensivi e all’adattamento progressivo del modulo, un 4-3-3 che ha dimostrato la sua efficacia. Nonostante l’inizio difficile del campionato, Dionisi non ha mai messo in discussione le sue idee, rifiutando il doppio centravanti e continuando a puntare sugli esterni per gol e assist. I centravanti, invece, si alternano nel fare il “lavoro sporco” per la squadra e nel cercare lo spazio per incidere in zona gol.
Nella partita contro la Juve Stabia, sia Henry che Brunori si sono sbloccati, segnando e aumentando la fiducia per i prossimi impegni. Tuttavia, sembra chiaro che, almeno per il momento, se uno sarà in campo, l’altro sarà in panchina. Con il Cesena prossimo avversario, il ballottaggio tra i due è apertissimo. Al momento, Henry sembra leggermente in vantaggio grazie alla sua crescita nelle ultime partite e a una condizione fisica in miglioramento. Ha avuto un impatto decisivo come subentrato sia contro la Cremonese che contro la Juve Stabia, dove ha trasformato un rigore e gestito con sicurezza i palloni ricevuti.
L’ultima prestazione da titolare di Brunori contro il Cosenza, invece, non è stata delle migliori: ha avuto due occasioni importanti, una conclusa fuori e l’altra fermata da una grande parata di Micai, ma non ha trovato una buona intesa con i compagni. Questo non significa che sia automaticamente escluso dall’undici titolare, ma dovrà dividere il ruolo con Henry, che è stato chiamato a sostituire Soleri sia nel gioco che nel cuore dei tifosi. Anche per Henry, aver trovato il primo gol con la maglia del Palermo potrebbe essere l’incentivo per tornare ai livelli eccezionali visti a Leuven e Venezia.
Dionisi avrà tre giorni per decidere chi schierare contro il Cesena di Mignani, che gioca con una difesa a tre, una situazione che si adatta bene alle caratteristiche fisiche di Henry, forte nei duelli aerei e nella protezione del pallone. Brunori potrebbe entrare a partita in corso, sfruttando la sua maggiore velocità contro difese già stanche. La sensazione è che questo ballottaggio continuerà per gran parte della stagione, così come in altri reparti, dove la panchina del Palermo ha già dimostrato di essere altrettanto efficace, con tre gol nelle ultime tre partite.
Il modulo 4-3-3 si sta consolidando, adattandosi alle caratteristiche dei giocatori, con il centravanti che non è più solo un finalizzatore, ma un punto di riferimento per mandare in porta i compagni. La strada da percorrere è ancora lunga, ma il Palermo sembra aver imboccato la giusta direzione.