L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” parla degli “anti 5g” che adesso fanno sul serio. Sarebbe partita una diffida contro l’amministrazione
comunale per aver concesso la possibilità alle compagnie telefoniche di
installare 35 antenne del 5G e per non aver risposto alla richiesta di accesso
agli atti sottoscritta da 68 cittadini. A presentare il documento, con cui si invita il Comune a revocare le autorizzazioni ritenute illegittime, è stato
l’avvocato Giuseppe Cannizzo diventato un po’ il portavoce della protesta
contro la nuova tecnologia «potenzialmente pericolosa e di cui ancora
non conosciamo gli effetti sulla salute», dice il legale.