Gds: “Palermo. Di rialzo in rialzo: la benzina per molti ormai è un lusso”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul caro benzina.
A far benzina viene il freddo…e non certo per le temperature di questi giorni. Il prezzo del carburante, infatti, è in costante aumento: nell’ultima settimana il prezzo del gasolio è aumentato di 17 centesimi, mentre la benzina ha subito un rialzo di 5 centesimi. Ieri, invece, si è registrato un’ulteriore impennata: 11 centesimi per la benzina e 20 centesimi per il gasolio. Così, in alcune stazioni di rifornimento, il prezzo del diesel ha addirittura superato il costo della benzina.
Ma andiamo con ordine: abbiamo fatto un giro della città per verificare i prezzi e le testimonianze di chi, coraggiosamente, fa rifornimento. Valeria Saccà, che gestisce l’Ip in via Giacomo Leopardi ci racconta: «Tutto questo è assurdo, a volte ci capita di avere qualche momento di tensione con i clienti, per fortuna nulla di grave, perché pensano che siamo noi a voler alzare i prezzi». Ma non è solo la rabbia il sentimento più diffuso: proseguendo il nostro giro, infatti, sono tante le persone sconfortate da questi aumenti improvvisi, soprattutto fra chi lavora con i mezzi: «Ho un’auto – scuola – ci racconta Maurizio Di Benedetto, dell’autoscuola Daniela e cliente dell’Ip di viale Campania – e i costi sono diventati insostenibili. Solo la scorsa settimana – prosegue – abbiamo speso oltre i cento euro in più rispetto al normale. Il costo del carburante – spiega – delle sei lezioni obbligatorie è già incluso nelle tariffe che applichiamo, così spendiamo più di 400 euro al mese, non è sostenibile».
Anche Daniele Lubica, proprietario della Eco ambiente servizi, è dello stesso avviso: «Noi facciamo servizi di disinfestazione nei condomini, ci muoviamo con i mezzi per lavorare, questa stangata non ci voleva». Scoraggiati lo sono anche gli stessi benzinai, come nel caso di Giuseppe De Luca, gestore della pompa di benzina Eni e Raimondo Bottalla, gestore della stazione Esso, entrambe in viale Campania: «Molti stanno cominciando ad andare nel panico, o non prendono più i mezzi o riducono anche la spesa del rifornimento. Purtroppo – aggiunge – le previsioni non sono buone e anche noi stiamo registrando un calo nelle vendite».