L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul contenzioso tra Mirri e Di Piazza.
Primo round rinviato. La battaglia legale tra Mirri e Di Piazza inizierà formalmente l’8 novembre, ovvero quando entrambe le parti compariranno presso il Tribunale di Catania per il contenzioso avviato dall’immobiliarista italo-americano. Di Piazza ha chiesto il sequestro conservativo dei beni di Hera Hora, la controllante del Palermo di cui deteneva il 40% delle quote, prima di esercitare il diritto di recesso.
Un recesso per il quale adesso chiede che venga riconosciuta una liquidazione, che da statuto gli spetta «entro sei mesi dal giorno in cui si verifica lo scioglimento del rapporto». Stando alla valutazione dello studio Guatri, a cui si è affidato Di Piazza, tale importo dovrebbe essere di 11,9 milioni di euro, cifra a cui si è giunti partendo anche dalla perizia svolta da Pricewaterhouse Coopers per stabilire il valore della società, a sua volta commissionata dalla stessa Hera Hora. L’iter legale, affidato al foro etneo (competente in materia di impresa estera, dato che Di Piazza deteneva le quote tramite una società con sede in Florida) non si preannuncia breve.